2016-12-16 08:21:00

Vertice Ue, ancora pochi passi sul fronte dell'immigrazione


Molti i nodi caldi al centro ieri del vertice europeo di Bruxelles: sul tavolo dalle sanzioni alla Russia alla situazione in Siria, passando dalla riforma dei trattati di Dublino entro giugno per la questione migranti fino alle tensioni sulla procedura da seguire per l'Uscita del Regno Unito. I particolari da Paola Simonetti: 


Il capitolo immigrazione è stato uno dei temi più dibattuti ieri dal Consiglio Europeo, appuntamento che ha visto il debutto del premier italiano Gentiloni, secondo il quale l'Ue si sta lentamente orientando verso le priorità migratorie ma purtroppo i problemi sono molto più veloci delle soluzioni. Nel concreto i leader europei hanno concordato che la  riforma del regolamento di Dublino, ovvero del sistema di asilo europeo, che al momento prevede che i migranti restino nei Paesi nei quali avviene la loro prima identificazione, dovrà essere compiuta sotto la presidenza di turno maltese, ovvero entro il 30 giugno 2017.

Non solo: l' Ue ha annunciato lo stanziamento di 610 milioni di nuovi aiuti al Niger, Paese che ha saputo cooperare in modo efficace in materia di lotta alla migrazione irregolare. Marcia indietro, invece, dei 28 alla proroga delle sanzioni alla Russia per il suo ruolo nella crisi ucraina, che in un primo momento era stata confermata. Nodo caldo affrontato anche la Brexit: i 27 governi della Ue hanno dichiarato di voler mantenere il pieno controllo del negoziato e subito dopo l'annuncio del ricorso al famoso articolo 50 del trattato, con la notifica da parte del Regno Unito dell'addio all'Ue, terranno un vertice straordinario per definire le linee guida della trattativa (probabilmente all'inizio di aprile), con posizioni e principi da difendere. 

 

 

 

 








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