2016-12-15 19:55:00

L'evacuazione di Aleppo, ma contro i bus di civili si spara ancora


Sarebbero un migliaio le persone, tra civili e centinaia di feriti, che hanno lasciato Aleppo est, dopo l’accordo tra Damasco e l’opposizione sull’evacuazione. Intanto però i lealisti continuano ad aprire il fuoco sui convogli umanitari. Iniziato anche il ritiro dei miliziani. Francesca Sabatinelli:

La bandiera di Damasco sventola su Aleppo Est: è l’immagine che la tv siriana trasmette, per sancire la capitolazione di Aleppo est, da dove a migliaia stanno andando via, tra civili stremati da quattro anni di assedio, centinaia di feriti e ribelli. Ad Aleppo si sta facendo la storia: dice Assad in un messaggio, con l’orgoglio di chi è vincitore, ma sul terreno sofferenze indicibili e migliaia di morti. Sono circa un migliaio le persone evacuate finora, ha stabilito l’Oms, ma su quegli autobus carichi di civili in cerca di salvezza, le milizie governative, o sciite, hanno continuato a sparare anche oggi, così come sulle ambulanze cariche di feriti.

Cinquemila saranno le persone a lasciare la parte orientale della città, per loro è stato organizzato un corridoio umanitario di 21 chilometri. Nessuno nega più l’orrenda catastrofe umanitaria in atto: è il segretario generale della Nato Stoltenberg a spiegare che il focus degli alleati ora è su come assicurare il pieno rispetto di un cessate il fuoco sostenibile, l’evacuazione dei civili e la consegna degli aiuti umanitari. Ankara intanto ha annunciato che Russia, Turchia e Iran si incontreranno il 27 dicembre a Mosca in un summit dei Ministri degli esteri per discutere della crisi siriana e cercare ancora una via politica, garantendo il cessate il fuoco e un ritorno ai negoziati.








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