2016-12-14 19:16:00

Aleppo in guerra. Assad: la lotta ai terroristi continuerà


Intervista ai media russi del Presidente siriano Bashar al-Assad sul futuro del Paese e la collaborazione con il neo eletto alla Casa Bianca, Donald Trump. Intanto senza accordo con i ribelli, per l’evacuazione dei quartieri orientali di Aleppo, la città resta sotto i bombardamenti e il parroco della comunità latina lancia l’allarme per la notte di Natale. Il servizio di Gabriella Ceraso:

Aleppo vive di nuovo ore drammatiche. "Siamo stupiti quando sentiamo dire che la guerra ad Aleppo e' finita,noi abbiamo paura", dice Padre Ibrahim Sabbagh in una intervista ai media italiani, "che qualche gruppo di miliziani si sia preparato per lanciare missili durante la notte di Natale”. Anche mons. Antoine Audo, presidente di Caritas Siria e vescovo caldeo di Aleppo, ha fatto un appello ai nostri microfoni per la cessazione di ogni ostilità:

"La cosa più importante è difendere i civili, soprattutto i bambini, i ragazzi, le donne, le famiglie. Speriamo che con il Natale che arriva si ascolti il grido dei bambini e che ci sia un miracolo: ci si fermi adesso, si accetti un dialogo serio per difendere la causa e la pace dei più poveri".

Intanto il cessate il fuoco di ieri sera non ha retto e le persone evacuate nella notte da Aleppo est, tra cui disabili, anziani, donne e bambini, sono rimaste bloccate. E’ mancata l’intesa sulla loro destinazione tra Damasco, Russia Turchia e Iran da una parte, e oppositori dall’altra, e secondo Mosca ci sarebbe anche l’ingerenza dei miliziani del fronte al Nusra. Non ci sarà fine se i terroristi non renderanno le armi, proclama dal canto suo alla Tv di Stato Rossia 24, il presidente Assad. Dopo Aleppo, riprenderemo Palmira e poi attaccheremo Idlib o Raqqa e poi, dice, nella ricostruzione della Siria la priorita' verra' data solo ai paesi amici come Russia, Cina, Iran. Donald Trump, aggiunge, potrebbe essere buon alleato contro il terrorismo ma solo se si libererà delle lobby. Tra scambi di accuse reciproche e tentativi di dialogo tra le grandi potenze sul terreno, cresce la preoccupazione sul fronte umanitario. Manifestazioni di piazza oggi a Londra e a Sarajevo a sostegno della popolazione siriana:dalla Turchia è partito un convoglio carico di aiuti verso Aleppo e la cancelliera Merkel ha chiamato il presidente russo Putin sollecitando un rapido accesso per gli operatori umanitari.

 

 








All the contents on this site are copyrighted ©.