2016-12-12 13:53:00

Siria: l'esercito siriano conquista Aleppo, l'Is rientra a Palmira


In Siria l’esercito di Assad ha ripreso il controllo di quasi il 90% del territorio di Aleppo Est, mentre a Palmira l’Is è riuscito a rientrare all’interno della città. Francesco Gnagni ne ha parlato con Arduino Paniccia, professore di studi strategici all'Università di Trieste e direttore della Scuola di competizione internazionale di Venezia:

R. – La situazione generale sta assumendo dei contorni, per certi versi, quasi definitivi. La caduta di Aleppo è comunque la scossa più forte per i ribelli e per i terroristi ed è il consolidamento di una situazione nella quale Assad ha resistito appoggiato, molto dai russi, ed ora probabilmente viene da pensare alla nuova fase di transizione in una maniera nuova e completamente diversa da quella del passato, anche se i fatti di Palmira continuano a dimostrare che, pur avendo perso moltissimo terreno ed essendo stato più volte sconfitto, il Califfato non è ancora annientato, tutt’altro.

D. - L’inviato dell’Onu de Mistura sostiene che se l’intento di Trump è quello di sconfiggere l’Is al fianco della Russia, queste insieme, dovranno poi preoccuparsi che Assad crei un governo di compartecipazione, altrimenti il rischio sarà riprodurre altre cento piccole Is. É d’accordo con questa analisi?

R. - No, l’analisi mi sembra che parta da un presupposto non esatto: prima di tutto Trump vuole fare un accordo con la federazione russa indipendentemente dal problema siriano che è un parte molto importante dell’accordo tra il Presidente eletto americano e Putin, ma la vera materia è per  il Presidente Trump è fissare la situazione in cui da uno stato di quasi conflitto, di guerra fredda, gli Stati Uniti passano ad uno stato di accordo nel quale si torva anche la soluzione siriana, naturalmente difficile, ma è una delle cose che saranno fatte con la Russia; le altre riguarderanno i Paesi dell’Est, altre riguarderanno accordi più generali sugli armamenti. Quindi il problema siriano, a mio parere, è visto da Trump come una delle cose che, in questo momento potrebbe essere la più attuale, per risolvere la drammatica guerra e da questa partire con la fase di transizione nella quale russi ed americani decideranno se e come spartire la Siria, chi governerà, chi passerà la mano al governo nuovo, …

D-  Riconquistando Palmira l’Is ha messo a segno il suo primo successo da maggio del 2015 e nonostante l’assedio sia a Mosul sia vicino Raqqa è riuscito a mettere in piedi un’operazione di larga portata. Come è stato possibile?

R. - Questo è stato possibile perché evidentemente anche i terroristi hanno alcuni vantaggi dalla loro parte; il primo: le forze governative e l’appoggio russo sono stati concentrati su quello che comunque è il grande obiettivo politico, ovvero la conquista totale di Aleppo Est; secondo, vi sono evidentemente degli apporti, dei supporti anche da parte della popolazione, quindi, naturalmente, l’Is gode ancora - seppure in maniera molto ridotta - di alcuni appoggi tra la popolazione e le tribù e terzo, naturalmente, l’Is ha spostato degli uomini in fuga dalle proprie roccaforti per concentrarli in un ultimo attacco a Palmira.

D. - Il governatore della provincia siriana di Homs ha confermato che l’esercito siriano si è schierato fuori da Palimra con tutti i mezzi necessari per impedire ai terroristi di rimanere. Il vice ministro degli esteri russo ha dichiarato che verrà fatto tutto il possibile per evitare che Palmira diventi la nuova roccaforte dello Stato islamico. C’è secondo lei questo rischio?

R. - No. In questo momento l’Is ha semplicemente compiuto un’azione tattica approfittando del fatto che sicuramente le truppe russe e di Assad erano state spostate per l’offensiva finale ad Aleppo e si è incuneata; ma questo non significa che entro poco tempo l’Is verrà ricacciata, a mio parere, da Palmira perché non è consolidata dentro la città – che le era stata sottratta – ma sta andando all’attacco in alcune zone periferiche tentando di penetrare. Ma questo è molto diverso dal tenere in mano la città.








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