2016-12-10 14:39:00

Nigeria: nello Stato di Borno, grave emergenza malnutrizione


In Nigeria, ancora un attentato del gruppo terrorista Boko Haram, legato all’Is. Ieri due donne kamikaze si sono fatte esplodere in un mercato di Madagali, nello Stato di Adamawa, nel Nord-Est del Paese, provocando 45 morti e 33. Intanto, nel confinante Stato di Borno, dilaniato da scontri tra Boko Haram e l’esercito nigeriano, una terribile emergenza colpisce la popolazione, che ha urgente bisogno di cibo e cure mediche. Un'indagine effettuata da Medici Senza Frontiere in due degli undici campi rifugiati della città di Maiduguri, da maggio a ottobre 2016, ha rivelato che fino al 50 per cento dei bambini soffre di malnutrizione acuta. Il Programma Alimentare Mondiale dell'Onu sta intervenendo con un "Meccanismo di risposta rapida" portando cibo salva-vita e sostegno nutrizionale nei luoghi più remoti e inaccessibile degli Stati di Borno e Yobe, attraverso team di specialisti e prevede di fornire sostegno a quasi 300 mila persone. Sulla difficile situazione che sta vivendo la popolazione, Elvira Ragosta ha intervistato Massimo Alberizzi, direttore di Africa-express.info:

R. – La situazione è drammatica, perché la gente muore e non ha da mangiare. Ma è anche difficile, perché gli aiuti in qualche caso ci sono, ma sono bloccati, fermi da qualche parte perché è impossibile raggiungere coloro che ne hanno bisogno.

D. – Ma come risolvere il problema delle aree in cui le Ong non riescono ad accedere?

R. – Il problema è che Boko Haram non accetta neanche le Organizzazioni non governative. I contatti ci sono ovviamente, sia tra le Ong che tra il governo e le organizzazioni governative. Ma Boko Haram non accetta che gli aiuti umanitari, i quali servono anche e soprattutto alla popolazione, non passino attraverso il loro controllo. Quindi c’è la fame che è usata come arma. Se la popolazione muore di fame, sta male o comunque si trova in una situazione disagiata, Boko Haram ci guadagna, e cinicamente utilizza questa politica per fare in modo poi che la popolazione si schieri contro il governo, un po’ perché non capisce, un po’ perché preda della propaganda degli stessi Boko Haram che dicono: “Vedi: il governo non ti aiuta…”

D. – Ecco, poi il problema ricade sulla popolazione. Secondo la denuncia di Medici Senza Frontiere sono "scomparsi" i bambini sotto i cinque anni nello Stato di Borno. Quindi si parla di una generazione annientata…

R. – Ormai lì non si va più a scuola, si cresce fuori dalla società in qualche modo. La gente scappa e cambia anche all’interno dello stesso Paese. Questo vuol dire perdere il lavoro, non andare a scuola, non fare le vaccinazioni: ecco, tutto un complesso di cose dovuto al terrorismo. Terrorismo vuole dire terrore: si “terrorizza” la popolazione, la quale, pur di sopravvivere ovviamente rinuncia anche ai servizi essenziali come le scuole. Già è difficile andare al mercato a fare la spesa; infatti a Madagali la bomba è stata messa in un mercato ortofrutticolo.








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