“Nella promozione della sicurezza nucleare, la comunità internazionale abbracci un’etica di responsabilità, al fine di favorire un clima di fiducia e di rafforzare la sicurezza collaborativa attraverso il dialogo multilaterale”. Così mons. Antoine Camilleri, Sotto-segretario per i rapporti con gli Stati intervenuto alla seconda Conferenza dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, Aiea, in corso a Vienna.
La logica dell’etica globale sostituisca la logica della paura
“La logica della paura e della diffidenza che trova la sua sintesi nella deterrenza
nucleare – ha spiegato - deve essere sostituita da una nuova logica di etica globale.
Abbiamo bisogno di un’etica di responsabilità, solidarietà e sicurezza collaborativa
adeguata al compito di tenere sotto controllo il potere della tecnologia nucleare”.
Secondo mons. Camilleri “le minacce alla sicurezza nucleare costituiscono gravi sfide
sul piano tecnico e su quello diplomatico” e “per rispondervi, occorre affrontare
le dinamiche più ampie della sicurezza, della politica, dell’economia e della cultura,
che guidano attori statali e non statali nel cercare sicurezza, legittimità o potere
nelle armi nucleari”
Necessario proteggere il materiale nucleare e le informazioni
La Santa Sede ritiene di grande importanza la promozione della sicurezza nucleare
sia ai fini del rafforzamento del regime di non proliferazione e del processo di disarmo
nucleare, sia per la promozione di tecnologie nucleari a scopo pacifici. Mons. Camilleri
indica due ambiti in cui sono richiesti sforzi maggiori: “la protezione fisica del
materiale nucleare, poiché il mancato controllo” di questo “potrebbe avere conseguenze
catastrofiche”; in secondo luogo evidenzia l’importanza del contrasto di minacce interne
e la prevenzione di cyber-attacchi a dati e strutture sensibili a partire da un aumento
del “livello di sicurezza delle informazioni e dei computer”, preservando “la riservatezza
delle informazioni pertinenti alla sicurezza nucleare”.
Con il Papa per una totale messa al bando delle armi nucleari
Il Sotto-segretario per i rapporti con gli Stati rileva i notevoli progressi compiuti
nel rafforzare la sicurezza e la protezione nucleare, ringraziando l’Aiea per l’impegno
profuso negli anni; nel contempo si sottolinea come molto del successo dell’Agenzia
Internazionale per l’Energia Atomica dipenda “dall’impegno degli Stati membri nel
rispettare i propri impegni giuridici ed etici. “Le responsabilità degli Stati membri
– puntualizza mons. Camilleri – devono rimanere al centro del nostro dibattito”. A
conclusione del suo intervento il rappresentante vaticano a Vienna chiarisce che “non
ci si può fare illusioni riguardo alla gravità delle sfide che si pongono alla comunità
internazionale, ma “a motivo di queste sfide la Santa Sede ribadisce il proprio sostegno
all’Aiea” in linea con l’esortazione di Francesco alla comunità internazionale, pronunciata
all’Onu nel 2015, ad “impegnarsi per un mondo senza armi nucleari, applicando pienamente
il Trattato di non proliferazione, nella lettera e nello spirito, verso una totale
messa al bando di questi ordigni”. (A cura di Paolo Ondarza)
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