2016-12-03 13:55:00

Il Presepe degli artisti all'Albergo "Venezia" a Milano


Un Presepe con i personaggi tradizionali realizzati in legno a grandezza naturale, opera collettiva di 8 artisti italiani contemporanei, allestito nello spazio dell’Albergo Diurno Venezia situato sotto Piazza Oberdan a Milano. Il progetto, inaugurato oggi e che si potrà visitare fino all’8 gennaio prossimo è del FAI, il Fondo Ambiente italiano. Le offerte libere che i visitatori saranno invitati a donare contribuiranno al restauro dell’Albergo, un tesoro dell’architettura Decò, normalmente chiuso al pubblico. Il presepe degli artisti è stato prestato al Fai dalla Chiesa milanese di San Francesco d’Assisi al Fopponino e l’allestimento del Fai rappresenta anche un’opportunità offerta a tutta la cittadinanza di poterlo conoscere meglio. Adriana Masotti ha intervistato Paola Tabusso del Fai, curatrice dell’iniziativa:

R. – Il Presepe degli Artisti richiama tutta la semplicità della rappresentazione della Natività. Ci sono i personaggi vicini alla grotta, il bue, l’asinello, la Sacra Famiglia e poi molte figure di pastori e contadini, che si avvicinano lentamente alla capanna, e naturalmente i tre Re Magi, che sono giunti a cavallo e su un cammello.

D. – Il Presepe è stato fatto da diversi artisti: presenta una uniformità o si vedono le caratteristiche dell’arte di ciascuno degli autori?

R. – I pezzi del presepe sono stati realizzati da diversi artisti ed ognuno conserva la propria personalità e chi li conosce identifica facilmente gli artisti che hanno dipinto i pezzi. Però, anche grazie al bellissimo allestimento che è stato realizzato da Margherita Palli, tutti i pezzi dialogano tra loro e danno un’immagine molto omogenea di tutta la rappresentazione. C’è un bellissimo allestimento, con delle luci molto particolari: l’impressione è proprio quella di entrare in una grotta un po’ oscura, dove piano piano, camminando tra le sagome, si scoprono i diversi personaggi.

D. – Che sono a grandezza naturale…

R. – Sì, sono a grandezza naturale; anche i cavalli e i cammelli sono quasi a figura intera. Sono delle sagome dipinte fronte-retro e spesso anche arricchite di collage, penso per esempio alle sagome dei Re Magi che sono ornate anche di stoffe ricche e colorate.

D. – Dobbiamo dire che l’ingresso a questo allestimento non è gratis: c’è un biglietto da fare, perché?

R. – In realtà il Fai ha deciso per l’ingresso a offerta libera. Il Diurno è un bene acquisito dal Fai, che si è impegnato - come sempre - nel restauro e nel recupero di questa straordinaria architettura dell’architetto Portaluppi. Quindi chi visiterà il Diurno potrà dare un’offerta libera, certo del fatto che questo suo contributo sarà di aiuto per il recupero di questo bene.

D. – In tempi in cui alcuni vorrebbero togliere il presepe dalle nostre scuole, dalle nostre città e altri vorrebbero rinunciare al presepe a causa di una società sempre più multireligiosa, per quale motivo il Fai ha pensato, invece, di fare questa proposta al pubblico?

R. – Il presepe è sicuramente un’immagine e una narrazione che condividiamo tutti e – secondo me – indipendentemente dal credo religioso. Inoltre la rappresentazione del presepe, oltre all’importanza della nascita di Gesù, rappresenta anche una popolazione in movimento. E’ un po’ una metafora delle grandi migrazioni di oggi: queste famiglie che si spostano, cercando un luogo sereno. Quindi il Fai ha voluto sicuramente riproporre questa immagine, anche di semplicità,  del Natale, cercando di riportare l’attenzione sul valore più vero della natività. Invito tutti i milanesi a visitare questo bellissimo luogo. E’ possibile anche prenotare delle visite speciali, organizzate dal Fai, che permetteranno di approfondire un po’ la conoscenza del presepe e anche di visitare alcune parti dell’Albergo Diurno, che non sempre sono aperte e accessibili. Quindi una bella, una bellissima occasione!








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