Referendum: oggi gli ultimi appelli per il Sì e per il No

Si chiude a mezzanotte la campagna elettorale in vista del referendum costituzionale di domenica prossima. Ancora toni accesi negli ultimi appelli dei leader del fronte del Sì e di quello del No. Seggi già chiusi per gli italiani all'estero. Domani la tradizionale giornata di silenzio. Servizio di Giampiero Guadagni:

L'esito è sul filo dei voti. Il premier Renzi giudica apertissima la partita referendaria, puntando a convincere gli indecisi, confortato anche dall'affluenza ai seggi degli italiani all'estero che, secondo il quotidiano Repubblica, avrebbe superato il 40%, circa 1 milione 600 mila le schede in arrivo. E a proposito, il leader della Lega Salvini teme brogli. Il Comitato del No ne sorveglierà lo spoglio già ipotizzando ricorsi. Un film già visto, taglia corto Renzi, che ribadisce: la vittoria del Sì renderebbe l'Italia più stabile, quella del No sarebbe un salto nel vuoto. Parole irresponsabili, tuona Roberto Speranza, della minoranza Pd. Per il quale comunque lunedì ci sarà ancora una maggioranza parlamentare solida. Ma per il Movimento 5 Stelle, se vince il No Renzi deve dimettersi e occorre andare il prima possibile alle elezioni politiche. Grillo osserva: il Paese è comunque spaccato. Da parte sua il leader di Forza Italia Berlusconi ribadisce: questa riforma avrebbe effetti devastanti per la democrazia, Renzi diventerebbe padrone dell'Italia.

Dalla mezzanotte inizia dunque la giornata di silenzio, che stavolta potrebbe davvero essere fondamentale per i tanti indecisi. Domenica seggi aperti dalle 7 alle 23.