2016-11-17 19:13:00

Ancora naufragi nel Mediterraneo. Oim: 340 morti in due giorni


Nelle ultime 48 ore più di 340 migranti hanno perso la vita nel Mediterraneo. E’ stata l’Organizzazione internazionale per le migrazioni a riferire la stima, a poche ore dall’ennesimo naufragio che potrebbe aver provocato oltre cento vittime. Francesca Sabatinelli:

Sono riusciti a salvarne 27, per gli altri, probabilmente un centinaio, non c’è stato nulla da fare. Gli operatori di Medici senza frontiere, a bordo della nave Argos, sono intervenuti la notte scorsa a sostegno delle operazioni di soccorso di un barcone semiaffondato con a bordo 130 persone. Il naufragio sarebbe avvenuto tra le 30 e le 40 miglia a largo della Libia. Sette finora i corpi recuperati. Sono ripresi intanto gli sbarchi in Sicilia, a Pozzallo sono arrivate 554 persone, tra loro minori e donne. Difficoltà si registrano nell’ hotspot, ormai già oltre la capienza massima,  per cui sono state posizionate tende nel piazzale della cittadina.

Intanto, il ministro dell’economia Padoan continua nel sollecitare una risposta europea alla sfida dell’immigrazione che – precisa – non si può affidare alla supplenza dei singoli Paesi. Il tema migranti si sta ponendo come sfida anche per il pediatri italiani, al Congresso nazionale di Pediatria, in corso a Firenze, è stato sottolineato che dei 31milioni di bimbi migranti nel mondo, un milione si trova in Italia. Di questo il 91% è arrivato via mare, e il 42% ha meno di cinque anni. Oggi al mondo un bambino su 45 sta migrando, sette su 10 chiedono asilo perché provengono da Siria, Afghanistan e Iraq.  Si possono chiamare rifugiati, migranti o altro – è il messaggio che arriva dai pediatri italiani -  ma restano bambini - senza colpe e responsabilità di guerre,  bombe, violenze, cambiamenti climatici o povertà.








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