2016-11-13 08:02:00

Trump: conferma muro con Messico ma espellerà solo clandestini criminali


Il neo eletto presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, incurante delle proteste diffuse in molte città americane, seguite alla sua vittoria nella corsa alla Casa Bianca, ha confermato l’intenzione di costruire un muro alla frontiera con il Messico, ma ha ridimensionato le espulsioni degli immigrati. Preoccupa l’Europa e la Nato la tentazione di Trump all’isolazionismo. Il servizio di Roberta Gisotti

Saranno buttati fuori dagli Stati Uniti o incarcerati i clandestini ma solo quelli criminali, che Trump in un’intervista alla Cbs quantifica in 2-3 milioni. Un passo indietro rispetto a quanto minacciato in campagna elettorale di espellere tutti i clandestini stimati in circa 11 milioni. Il neo eletto presidente ha invece confermato la costruzione di una barriera - in parte un muro, in parte una recinzione - al confine con il Messico. Sul fronte estero preoccupa  grandemente la possibilità che Trump attui una politica isolazionista. Lo stesso Obama, in arrivo martedì nel vecchio continente, lo ha messo in guardia dal farlo, mentre il segretario generale dell’Alleanza Atlantica Stoltenberg - tramite il giornale britannico Observer - ha fatto sapere a Trump che gli Usa non possono affrontare da soli le sfide della sicurezza, a cui l’Occidente dovrà far fonte e che solo uniti all’Europa riusciranno a farcela. E sono proseguite le manifestazioni sotto lo slogan “Trump is not my president”– in massima parte pacifiche ma non sono mancati episodi di violenza ed arresti - a cinque giorni dall’elezione di Trump. Cuore delle proteste, la città di New York, dove 15 mila persone – tra cui il noto regista Michael Moore - riunite nella Union Square hanno marciato verso la Trump Tower, bloccati dalle barricate erette dalla Polizia a difesa del quartier generale del futuro inquilino della Casa Bianca.

 

 

 








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