Cresce la tensione nei Centri d’assistenza sanitaria della regione dell’Ontario, perché solo pochi mesi dopo l’approvazione da parte del Parlamento canadese del suicidio assistito, gli ospedali cattolici, i Centri di cure palliative e singoli medici sono stati chiamati dai pazienti che hanno chiesto loro di aiutarli nel suicidio. Cinque medici hanno presentato un esposto legale contro il Collegio dei Medici e Chirurghi dell'Ontario che chiede ai medici che si rifiutano di partecipare al suicidio assistito e all'aborto, di indirizzare i pazienti verso altri medici.
Coalizione dei cattolici per rappresentare i medici cattolici in difficoltà
Dal momento che la situazione è diventata molto tesa e delicata, l'arcidiocesi di
Toronto e quella di Vancouver hanno deciso di far parte della nuova organizzazione
denominata “Coalition for Health Care and Conscience”, per rappresentare i medici
cattolici in difficoltà. Mons. Ronald Peter Fabbro, vescovo della diocesi di London,
che è presidente dell'Assemblea dei vescovi cattolici dell'Ontario, ha detto che i
vescovi della provincia hanno deciso di mettere come priorità assoluta la protezione
della decisione di obiezione di coscienza.
La Chiesa è contraria alla richiesta delle autorità di fornire assistenza
all'eutanasia
Il Parlamento canadese ha legalizzato il suicidio assistito nel mese di giugno per
ordine della Corte Suprema del Canada. La British Columbia, un'autorità sanitaria
locale, ha suggerito di richiedere a tutte le istituzioni a finanziamento pubblico
di fornire servizi di assistenza al suicidio, tra cui gli ospedali cattolici e le
Case di riposo per gli anziani. L’arcivescovo di Vancouver, mons. J. Michael Miller,
ha espresso in diversi momenti la sua contrarietà alla proposta. (C.E.)
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