2016-11-07 13:50:00

Dedicato a S. Teresa di Calcutta il XV Festival di Musica e arte sacra


E’ dedicato alla Santa dell’anno della Misericordia, Madre Teresa di Calcutta, la quindicesima edizione del Festival Internazionale di musica e arte sacra, in programma dal 16 al 21 novembre a Roma. Cornice tradizionale saranno le Basiliche Papali e le chiese della capitale, che accoglieranno 800 artisti da ogni parte del mondo. Presenza consolidata quella dei Wiener Philharmoniker mentre a debuttare saranno Coro e Orchestra del Teatro alla Scala di Milano diretti da Christoph Eschenbach. Il servizio di Gabriella Ceraso:

“Dedicare a Madre Teresa questa edizione del festival ha un grande significato non solo perché è stata l’incarnazione della misericordia nel secolo scorso e lo sarà anche per il futuro” spiega il cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica Papale di San Pietro, “ma anche perché lei amava la musica in modo speciale” :

“Pochi sanno che cantava benissimo. E da giovane era il pezzo grosso del coro della sua parrocchia a Skopje; insieme alla sorella suonava benissimo il pianoforte e il mandolino. E, anche nel campo della carità, che è stata la sua vocazione, possiamo dire che ha ‘cantato’, nel vero senso della parola. Perché la sua carità è stata così delicata, così armonica, che ha dato al mondo un messaggio straordinario”. 

In 10 appuntamenti, 21 solisti e 7 direttori d’orchestra si alterneranno, a partire dal 16 novembre, quando, il programma avrà inizio in San Pietro con la Messa dell'Incoronazione K317 di Mozart affidata ai giapponesi dell’Illuminart Philarmonic Orchestra diretti da Tomomi Nishimoto. Ancora Mozart, il 18 novembre a S. Ignazio in Campo Marzio, con la Messa da Requiem K 626 affidata a tre formazioni corali tedesche e russe e alla bacchetta di Leo Kraemer, nel ricordo delle vittime del terremoto nel centro Italia.

In programma quest’anno due presenze da Vienna: i famosi piccoli cantori Wiener Sängerknaben e gli attesi e ormai tradizionali Wiener Philharmoniker orchestra in residence.In formazione da camera, la sera del 19 novembre, a San Paolo fuori le mura proporranno due rarità: la prima versione dello Stabat Mater di Boccherini e il Concerto per due violini e orchestra in re minore BWV 1043 di Bach. Nella stessa Basilica la sera del 20 novembre, giorno della solenne chiusura del Giubileo della misericordia, vedrà invece il debutto del coro e dell’orchestra del Teatro alla Scala di Milano con pagine di Puccini e Mozart, un programma scelto e pensato per l’occasione dal M°Christoph Eschenbach, ci racconta Daniele Borniquez direttore Musica del Teatro:

“Noi abbiamo cercato di portare un programma che fosse inedito per il Festival stesso. La Messa di Gloria per soli, coro a 4 voci e orchestra di Puccini non è mai stata eseguita nei quindici anni del Festival, e abbiamo fatto anche una ricerca per cercare di dare rilevanza all’evento di chiusura del Giubileo. E quindi verrà eseguito questo Offertorio di Mozart Misericordias Domini, quasi a sugellare un po’ la chiusura del Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco. Questo è un brano di Mozart scritto con un contrappunto magnifico, interessante, nel quale ritornano anche – stranamente – i temi dell' Inno alla Gioia di Beethoven. Per cui è anche una particolarità interessante, secondo me, dal punto di vista uditivo. Chiuderemo il concerto con l'Ave Verum Corpus, che non ha bisogno di presentazioni. Ma era una preghiera che il Maestro Eschenbach desiderava dedicare all’evento stesso, al Giubileo. È un programma particolare, curioso dal punto di vista dell’ascolto, quasi inesplorato, però nello stesso tempo che dà grande rilievo anche al momento di meditazione”.

Entusiasta per una XV edizione piena di preziosità, il fondatore e direttore del Festival, Hans-Albert Courtial:

“Ogni concerto è una preziosità: cominciamo in San Pietro, fino a San Paolo – in tutte le basiliche – nella Chiesa di Sant’Ignazio. Si può dire veramente che, sotto l’aspetto artistico e spirituale, ognuno di questi concerti è una meraviglia”.

Due le novità anticipate da Courtial con l’occhio ai prossimi anni: il tour dei Wiener che partirà da Roma nel 2018 e fino al 2024 porterà in Europa il ciclo sinfonico di Bruckner a duecento anni dalla nascita del compositore austriaco; e soprattutto la festa per i 500 anni dalla Riforma luterana che vedrà arrivare a Roma, nel 2017, i cori migliori delle chiese cristiane. Anche la musica può contribuire a fare unità, sottolinea ancora ai nostri microfoni, il cardinale Angelo Comastri:

“La nostra musica nasce dalla fede; ed è la fede che canta, è il canto che aiuta la preghiera. Quando l’Europa era unita dalla fede era Europa; oggi è unita soltanto dalla finanza ed è divisa: questa non è Europa”.








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