2016-11-02 16:23:00

Papa a Prima Porta: ricordare morti con la speranza della Resurrezione


Nel giorno in cui la Chiesa commemora tutti i fedeli defunti, il Papa ha presieduto la Messa nel cimitero romano di Prima Porta. Il rito si è svolto nel pomeriggio nel piazzale antistante l'ossario: hanno concelebrato il cardinale vicario Agostino Vallini, il vicegerente mons. Filippo Iannone, l'ausiliare per il settore nord della diocesi di Roma, mons. Guerino Di Tora, e il parroco dei "Santi Urbano e Lorenzo" a Prima Porta, padre Zbigniew Golebiewski. Rientrato in Vaticano ha sostato in preghiera presso le Tombe dei Pontefici defunti. Prima della Messa il Papa aveva pubblicato un tweet invitando a pregare anche per i "defunti che nessuno ricorda”. Il servizio di Roberta Gisotti:

Tristezza e speranza

Commemorare i defunti ha un doppio significato, ha spiegato Papa Francesco nell’omelia della Messa. “Un cimitero è triste – ha detto – ci ricorda i nostri cari che se ne sono andati e ci ricorda anche il futuro, la morte. E in questa tristezza noi portiamo dei fiori come un segno di speranza”:

“E la tristezza che si mischia con la speranza e questo è quello che tutti noi sentiamo oggi, in questa celebrazione. La memoria dei nostri, davanti alle loro spoglie, e la speranza. Ma anche, sentiamo che questa speranza ci aiuta, perché anche noi dobbiamo fare questo cammino. Tutti noi faremo questo cammino. Prima o poi, ma tutti. Con il dolore, con più o meno dolore, ma tutti. Ma con il fiore della speranza, con quel filo forte che è ancorato all’aldilà".

La certezza della resurrezione
E chi ha fatto per primo questo cammino è stato Gesù che “con la sua croce - ha sottolineato il Papa - ci ha aperto la porta della speranza” della Resurrezione:

“Torniamo a casa oggi con questa doppia memoria: la memoria del passato, dei nostri che se ne sono andati; e la memoria del futuro, del cammino che noi andremo. Con la certezza,  la sicurezza, quella certezza uscita dalle labbra di Gesù: Io lo risusciterò nell’ultimo giorno”.








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