2016-11-01 19:11:00

Nuovi crolli nel Centro Italia. Renzi: sfida non facile ma nessuna deportazione


“Nessuna deportazione, abbiamo messo a disposizione gli alberghi ma l’obiettivo è studiare dei moduli” per permettere alle persone di restare vicino alle loro case. Così il premier Renzi in visita privata a Preci, con la moglie Agnese rassicura le popolazioni colpite dal sisma e aggiunge che il governo è pronto a lavorare insieme ai sindaci. Intanto la terra trema ancora: oltre 1.100 le scosse di assestamento, stamattina quella di magnitudo 4.8, con epicentro nella provincia di Macerata, si è sentita distintamente anche a Roma. Cecilia Seppia

Le immagini che i droni inviano dalle zone terremotate sono devastanti, paesi come Castelluccio e Castelsantangelo sul Nera non esistono più. Un calvario che sembra non avere fine dice il sindaco di Ussita dopo l’ennesima violenta scossa di magnitudo 4.8, avvertita poco prima delle 9 del mattino, che ha seminato ancora panico tra gli sfollati e provocato nuovi crolli. Da uno studio del Cnr risulta inoltre che la deformazione del suolo, abbassatosi in alcuni punti di circa 70 cm, si estende per un’area di 130 Km chilometri quadrati. Forte la vicinanza della Chiesa con il presidente della Cei, il cardinale Bagnasco, che annuncia per il 9 novembre una visita sui luoghi colpiti e lancia l’appello alle amministrazioni locali perché facciano il possibile per salvaguardare le tante storie locali. La politica si mobilita. Il premier Renzi in visita a Preci promette container prima di Natale e un nuovo decreto in 72 ore nel segno dell’accelerazione e della semplificazione. "Ci vorrà tempo ma ce la faremo" afferma Renzi mentre ribadisce che "la priorità è la ricostruzione psicologica di chi ha perso tutto" e poi misure di sostegno al reddito perché i cittadini, gli agricoltori, i commercianti possano restare nelle proprie terre."E’ questo che vogliono perciò non ci sarà alcuna deportazione". Ad Accumoli però il sindaco ha ordinato l’evacuazione immediata e completa del territorio e trasferimento negli alberghi: l’ordinanza parla di grave emergenza. Oltre ai comuni di Umbria e Marche, la nuova scossa avvertita in Abruzzo e nel Lazio, ha provocato danni anche a Roma: crepe sulle mura aureliane, evacuato un palazzo a Flaminio, chiusa via delle Mura Latine. Intanto Ue e Italia trattano sulla flessibilità dopo il  terremoto. La Commissione è pronta ad aiutare e conferma la possibilità di investire in prevenzione antisismica.

 

Anche Norcia è un cumulo di macerie ma la gente prova a rialzare la testa e non ha nessuna intenzione di lasciare il paese.  Questa mattina sono arrivate 12 tende da 30-40 posti ciascuna, due cucine e una grande tensostruttura con funzione di mensa. Roberto Piermarini ha raggiunto proprio a Norcia il giornalista freelance Paolo Millefiorini 








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