2016-10-24 11:43:00

I medici di "Emergenza Sorrisi" in Burkina Faso


Sono quasi 400 i medici volontari di Emergenza Sorrisi che dal 2007 curano i piccoli pazienti affetti da malformazioni facciali. Fino al 30 ottobre è attiva la raccolta fondi per finanziare le prossime missioni. Ora si trovano in Burkina Faso dove offrono cure, interventi chirurgici e assistenza sanitaria non solo ai bambini. Al microfono di Maria Cristina Montagnaro, Luigi Lapalorcia, medico volontario, racconta qual è l’accoglienza delle popolazioni locali:

R. – Troviamo da parte della popolazione locale un’accoglienza incredibile. Le famiglie portano coloro che potrebbero essere i nostri potenziali candidati ad interventi chirurgici, che vengono sottoposti a screening intenso all’inizio della missione, creando un programma chirurgico per l’intera durata della missione.

D. – Quali sono i traumi più comuni che ci trovate ad operare?

R. – Essenzialmente traumi bellici, esiti di ustioni, esiti di incidenti domestici; oltre ovviamente – essendo Emergenza Sorrisi una onlus che si occupa di riparazioni labiopalatoschisi – a trattare sempre un grande flusso di pazienti che vengono per problemi di labiopalatoschisi. Questi bambini non possono parlare, non possono mangiare e non possono neanche avere una vita di relazioni, perché sono malnutriti, perché non riescono a comunicare, ma soprattutto perché sono stigmatizzati perché portatori di handicap e di malformazione.

D. – Quanti bambini riuscite ad operare nelle vostre missioni?

R. – Normalmente se si organizza questo tipo di lavoro non lo si fa per poche unità: si cerca di portare a termine almeno un centinaio di interventi.

D. – Avete una missione chirurgica in questo momento in Burkina Faso: qual è la situazione sanitaria locale?

R. – Drammatica! E’ un Paese del Terzo Mondo e come in tutti i Paesi del Terzo Mondo mancano figure altamente specializzate. E’ per questo che Emergenza Sorrisi cerca di creare dei presidi sanitari locali che possano poi mantenere l’operato che viene fatto nel corso delle missioni.

D. – Perché è importante la formazione dei medici locali?

R. – E’ importante dare continuità ai propri progetti, perché altrimenti la missione assumerebbe il carattere di un episodio. Mentre quello su cui insistiamo - e quello che è secondo noi molto importante - è avere proprio delle persone in loco che preparano e mantengono il nostro lavoro.

D. – “Accoglienza e sorrisi” è una campagna attiva fino al 30 ottobre. Di cosa si tratta?

R. – Di fare una donazione attraverso un sms al numero 45520. Con questa raccolta fondi noi cerchiamo di acquisire materiali e logistica per l’organizzazione di missioni chirurgiche e per restituire il sorriso ai bambini.








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