È un accorato appello alla pace e all’unità nazionale dell’Iraq quello lanciato dal Patriarca caldeo, Louis Raphael Sako, mentre è in atto una dura offensiva internazionale, sotto il comando degli Stati Uniti, per liberare Mosul e la piana di Ninive dai militanti del così detto Stato Islamico. “Vorrei rivolgermi, con parole che giungono dal profondo del mio cuore, a tutte le nostre famiglie irakene come fossero una sola – scrive il Patriarca Sako nel suo appello, riportato dall’agenzia AsiaNews - Credo fermamente che tutti noi, in quanto iracheni, siamo un’unica famiglia, a dispetto delle nostre diverse affiliazioni”.
Il bene del Paese e della popolazione siano al di sopra di tutto
Di qui, l’esortazione ad “evitare scambi reciproci di accuse e di colpe”, così da
“mettere la parola fine a tutte le dispute e porre un freno agli egoismi e agli interessi
personali e di parte”. Il tutto in nome del bene comune del Paese e di tutta la popolazione
che vanno posti “prima e al di sopra di ogni altra cosa”. L’auspicio del Patriarca
Sako è, inoltre, che tale atteggiamento permetta di “spianare il cammino verso una
reale riconciliazione comunitaria, all’insegna dell’amore, della pace e della liberazione
di tutte le terre occupate”.
Occorre democrazia rispettosa di tutti
È con “fiducia e speranza”, quindi, che il Patriarca caldeo chiede “una soluzione
rapida” alla situazione nazionale che porti all’istituzione di “una democrazia genuina,
rispettosa di tutti in modo pacifico e civile”, perché “questo è il solo e unico modo
per una piena ripresa del Paese”.
Appello alla comunità internazionale
Mons. Sako chiama in causa anche la comunità internazionale, alla quale rivolge “un
pressante appello” perché “intraprenda iniziative concrete affinché l’Iraq e l’intera
regione mediorientale possano ritrovare la loro sicurezza e la loro pace”. Infine,
il Patriarca implora la protezione divina sull’intero Paese e la sua popolazione.
(I.P.)
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