2016-10-18 16:46:00

Equitalia, il ministro Padoan: la chiusura non è un condono


L'abolizione di Equitalia non ricada sui lavoratori: è quanto chiede il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, il quale ha annunciato che presto i sindacati solleciteranno un incontro con il governo. A proposito del provvedimento collegato alla manovra di bilancio, il ministro dell'Economia Pier Paolo Padoan ha spiegato che rappresenta "un passo successivo della riforma strutturale dell'amministrazione tributaria che ha visto già il cambiamento dell'Agenzia delle Entrare". Non si tratta di condono, ha precisato il ministro, a riscuotere i tributi ci penserà l'Agenzia delle Entrate in forme ancora al vaglio. Sulla chiusura di Equitalia, Francesca Sabatinelli ha intervistato Roberto Falcone, presidente nazionale de LAPET, Associazione Nazionale Tributaristi:

R. - Io esprimo un giudizio assolutamente positivo. Anni orsono, noi abbiamo condotto una lotta anche contro gli oneri di riscossione, avevamo chiesto addirittura anche un pronunciamento della Corte costituzionale perché, in effetti, in un periodo di crisi bisogna cercare di alleggerire un po’ il carico fiscale. Ritengo che chi oggi non può pagare 100, non si può pensare che domani possa pagare 300 o 400. Per cui: è bene che si faccia la lotta all’evasione fiscale, che i tributi vengano pagati; però, dopo aver richiesto tributi e al massimo interessi, non si possono richiedere sanzioni e oneri aggiuntivi che non fanno altro che peggiorare la situazione. Sia dello Stato che deve incassare e sia degli stessi contribuenti, che poi devono pagare. Al di là del se esisterà o meno Equitalia, però comunque ci sarà una società che dovrà occuparsi della riscossione, e in ogni caso l’istituto del ruolo esattoriale continuerà a esistere, perché esiste in forza di una legge.

D. – In ogni caso per i cittadini sarà un gran sollievo non dover pagare gli oneri aggiuntivi che erano legati al nome Equitalia …

R. – Sì, diciamo che si è esagerato negli anni sugli oneri della riscossione. In effetti, anche noi come associazione avevamo segnalato che avevano raggiunto livelli insostenibili. Però non sono solamente quelli, anche le sanzioni continuano a essere abbastanza pesanti. Un omesso versamento, così come un reddito non dichiarato, può comportare sanzioni che vanno dal 200 al 300 per cento e, negli anni, la mancata dichiarazione di un reddito che comportava 400 euro di imposta, al ruolo esattoriale era diventato di 1.200 euro. Quindi, in base ora alla rottamazione, il contribuente potrà pagare 400 euro. Ma è una misura transitoria questa, non sarà una misura a regime. E’ chiaro dirlo, ai nostri ascoltatori.

D. – In che senso?

R. – Che quello che ci si sta proponendo in questo momento è una rottamazione di ruoli esattoriali fino a una certa data, che probabilmente sarà quella del 31 dicembre 2016. Quindi, riguarda solamente questo. Per il futuro, se occorrerà abbassare un po’ il carico esattoriale, bisognerà ridurre le sanzioni e non solamente gli oneri della riscossione.

D. –  Tutto questo non è un condono, ha precisato il ministro Padoan, perché comunque si pagherà …

R. – Assolutamente! Non è né un condono, né una sanatoria. In effetti, ciò che prevede il decreto in questo momento è che si pagherà il tributo per intero, verranno sgravati sanzioni e interessi. C’è da considerare che già esiste un disegno di legge in Parlamento che stava trattando la stessa materia e prevedeva anche l’abbattimento del 25 per cento del tributo, oltre all’azzeramento completo dell’aggio esattoriale. Quindi, io mi auguro che le due misure possano essere prese in considerazione nell’ambito della legge di bilancio.

D. – E che tempi si possono prevedere?

R. – Se assume la forma del decreto legge, quindi così come è stato preannunciato, una volta varato potrebbe entrare immediatamente in vigore. Bisognerà vedere se poi l’approccio sarà un approccio diretto da parte del contribuente o se sarà un approccio mediato attraverso un invito che farà Equitalia. Queste cose le leggeremo nei prossimi giorni, perché al momento parliamo solamente con delle anticipazioni di alcune bozze che abbiamo visto ma che lasciano il tempo che trovano. 








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