2016-10-11 13:07:00

Gas. La Russia risfida il Tap, Gazprom pronta per Poseidon


Il colosso energetico russo Gazprom intende riprendere i negoziati con i partner europei sul progetto Poseidon. Gli incontri per l’apertura di un corridoio energetico nel sud Europa potrebbero iniziare “entro la fine dell'anno". Intanto ieri Russia e Turchia hanno siglato l'intesa per l'avvio dei lavori per il gasdotto Turkish Stream. Il progetto sostituisce quello precedente, ovvero il South Stream, naufragato dopo lo scoppio della crisi ucraina. Massimiliano Menichetti ne ha parlato con Riccardo Alcaro responsabile Ricerche dell’Istituto Affari Internazionali:

R. – Come sempre, con la Russia, l’approvvigionamento energetico non può essere separato dal calcolo geopolitico. Tutte queste manovre che si sono viste negli ultimi anni sono direttamente collegate con la politica estera russa, gli interessi in Europa Orientale, in Ucraina, nel Mar Nero, in Turchia, in Caucaso, nei rapporti con l’Europa; e se vuole anche la Siria, ma molto meno…

D. – Oggi l’annuncio di Gazprom per Poseidon, il cosiddetto gasdotto russo-italiano. Ieri la firma per l’altro collegamento tra Mosca e Ankara…

R. – Poseidon potrebbe avere senso per i russi, se fosse un gasdotto che unisse Grecia e Italia e poi la Grecia alla Turchia portando gas russo. Il senso di tutto questo potrebbe essere, appunto, quello di ricreare l’idea del South Stream, che fu abbandonata dopo la crisi ucraina. Questo potrebbe anche portare a rendere non più economicamente opportuno completare il Trans Adriatic Gas Pipeline,  il cosiddetto Tap, che è un altro progetto di gasdotto, che dovrebbe unire Grecia e Italia - e precisamente la Puglia – e che dovrebbe però portare non gas russo, ma gas azero.

D. – Ma ha senso avere due vie per il gas?

R. – Non ha alcun senso! Dato che non c’è mercato per due gasdotti. Se i russi pensano di poter portare avanti il Poseidon e realizzarlo prima del Tap, si sarebbero guadagnati un’importante fetta di mercato e quindi di influenza.

D. – Centrale diventa il ruolo del governo italiano?

R. –Snam e Edison Italia sono coinvolte - Snam nel Progetto Tap e Edison Italia nel progetto Poseidon - e quindi ha un ruolo strategico la valutazione del governo italiano. Quello che spero è che gli italiani comincino a distinguere le considerazioni di carattere economico-energetiche da quelle di carattere strategico. Lo stato delle relazioni fra Occidente e Russia è al livello più basso dalla fine della Guerra Fredda.

D. – Tutti ricordiamo la carenza di gas in Europa legata alla crisi tra la Russia e l’Ucraina, per questo nascono le due linee alternative per il gas…

R. – La diversificazione degli stati di transito semplicemente corrisponde ad un criterio di buonsenso. Il problema è che non si possono separare queste cose interamente dal contesto geopolitico, soprattutto quando il contesto geopolitico - e cioè le relazioni con la Russia - sono in un tale stato.

D. – In questo contesto che ruolo hanno l’Europa e gli Stati Uniti?

R. - Gli Stati Uniti hanno un ruolo di pressione politica. L’Europa, invece, ha un ruolo molto più importante, perché è l’autorità che regola in parte i mercati energetici interni - South Stream più che ucciso dalla crisi ucraina fu – diciamo – quasi ucciso da una serie di regolamenti della Commissione Ue. Ci furono tutta una serie di misure che servono a rendere più funzionale, più trasparente e più competitivo il mercato dell’energia, che avevano però una diretta implicazioni politica. Ed è uno dei casi in cui l’Unione Europea fu effettivamente molto efficace. Il mio auspicio è che il governo italiano valuti effettivamente quale dei due progetti – fra Tap e Poseidon – sostenere, sulla base non solo della economicità, della profittabilità, ma anche della rilevanza geopolitica.








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