2016-10-06 05:16:00

Via Francigena: "Tutti i cammini portano a Roma"


“Tutti i cammini portano a Roma” è l’iniziativa – nella sua prima edizione – organizzata da Earth Day Italia e dal Festival Europeo della Via Francigena, insieme alla Regione Lazio. L’invito è ai camminatori per convergere a Roma in occasione della “Giornata del Camminare”, quest’anno collegata al Giubileo della Misericordia. La manifestazione, iniziata il 4 ottobre, festa di Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, termina il 9 ottobre a Piazza San Pietro con la partecipazione all’Angelus di Papa Francesco. Roberta Cafarotti, di Earth Day Italia, spiega l’iniziativa al microfono di Marcello Storgato:

R. – E’ un’iniziativa che rientra nel Giubileo e ha il desiderio di rilanciare Roma come meta naturale dei pellegrinaggi, e a rivitalizzare queste tre grandi vie: la Via Francigena nel Sud e nel Nord, il Cammino di Francesco e il Cammino di Benedetto; e per questo abbiamo invitato tutti i camminatori italiani, e in particolare del Lazio, a camminare lungo queste vie. Si arriverà il 9 a San Pietro a portare il nostro messaggio di solidarietà, di pace, a Papa Francesco. Il 9 è anche la Giornata del Camminare, organizzata da tanti anni insieme a FederTrek: camminare è una nuova modalità di sviluppo della propria spiritualità, ma anche un attraversare territori meravigliosi facendolo non nella logica del turismo consueto, ma facendolo essendo ospitati come pellegrini, condividendo con le persone che vivono lungo queste grandi vie il cibo, l’acqua, amicizia …

D. – Insomma, è un bell’insieme di sport, turismo e spiritualità?

R. – Sì. La spiritualità la mettiamo in testa: ognuno con la propria sensibilità. Sull’aspetto della condivisione, della convivialità, dello stare insieme, e infine anche quello dello sviluppo di un turismo amico dell’uomo e della natura.

D. – La possiamo considerare un percorso interreligioso tra persone con diversa sensibilità e con il desiderio di convivere e camminare insieme?

R. – Tutto lo spirito della manifestazione è uno spirito di partecipazione libera. Abbiamo chiamato tantissime associazioni di camminatori che operano nel Lazio e ognuna ha donato le proprie competenze per la buona riuscita di questa manifestazione. Hanno aderito tantissime associazioni; ci saranno tanti camminatori lungo queste tratte … Insieme, poi, ci riuniremo l’8 a San Paolo – pellegrino per eccellenza, il pellegrino del Vangelo – e sarà un momento, quindi, di incontro tra tante associazioni che fino a quel giorno non si erano conosciute. E il giorno dopo, da San Paolo fino a San Pietro, cammineremo di nuovo, portando il nostro grazie a Papa Francesco.

D. – Anche Papa Francesco è un grande “camminatore” …

R. – Certamente! Ci ha sempre tenuto a raccontarci come la vita sia un grande cammino, e quindi siamo dei pellegrini, in questo senso … Però, questo è uno spirito che può essere interpretato anche in chiave interreligiosa. Porteremo il tema dei rifugiati: un cammino, ad esempio, partirà da un Centro di rifugiati per arrivare a San Pietro, proprio perché il messaggio di pace è un messaggio di cui il Papa si è fatto portatore in ogni momento.

D. – Tre percorsi con caratteristiche distinte …

R. – C’è una Grande Via, che è la Via Francigena che univa Canterbury con Gerusalemme, e quindi la manifestazione cerca di riportare Roma come meta intermedia tra le due grandi mete di pellegrinaggio che erano, appunto, Roma e Gerusalemme. La Francigena quindi verrà percorsa da Viterbo, mentre dal Sud parte dall’Abbazia di Fossanova nel comune di Piverno; compiranno tutti 100 km per arrivare a Roma. Un’altra via importante è il Cammino di Francesco, che partirà da Rieti e arriverà a Roma e un altro, il Cammino di Benedetto, che non arriva a Roma ma che in forma simbolica verrà percorso per un tratto e poi con un pullman i pellegrini arriveranno a Roma. C’è anche la possibilità di realizzare una tappa e c’è già un mondo di camminatori che si è mosso, nella Regione; ci saranno anche delle scolaresche che percorreranno un tratto del loro cammino … Cerchiamo anche di creare una sorta di ponte intergenerazionale; abbiamo l’idea anche di affiancarle a dei giovani: ci sembrava un buon messaggio …

D. – Quante persone prevedete aderiscano all’iniziativa?

R. – Il camminatore è libero, quindi comincia e termina quando meglio crede. Sicuramente ci sono dei gruppi organizzati che sono partiti – appunto – il 4 ottobre e sono più o meno di 300-400 camminatori; ma se ne uniscono altri via via. E poi, anche sul percorso cittadino che coincide con la Giornata del Camminare, il 9 ottobre, ne arriveranno altri 600 che faranno San Paolo e San Pietro. C’è stato anche tanto movimento all’interno dei Comuni: il messaggio che è stato trasmesso con la manifestazione ha riguardato tantissime altre realtà. Ad esempio, a Viterbo viandanti e pellegrini verranno accolti dal sindaco; l’Abbazia di Fossanova ha inaugurato una stele che misura i 100 km da Roma … quindi anche tanta partecipazione all’interno dei Comuni. Abbiamo avuto una risposta molto calda.

D. – Come seguire questi cammini?

R. – Noi abbiamo un sito – www.camminidiroma.it – una pagina facebook – cammini di Roma – la possibilità quindi di prendere informazioni; ci sono anche tracce gps, mappe, guide … è facile ritrovare. Daremo anche la bisaccia del pellegrino che contiene tanti prodotti locali, con questa capacità di stare insieme, camminando.








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