"Ci sono porte della consolazione da tenere sempre aperte, perché Gesù ama entrare da lì". Così Francesco alla messa nello stadio Meskhi di Tbilisi, nel suo recente viaggio in Georgia. "Porta" è lo spunto delle odierne divagazioni di Laura De Luca, spunto quai obbligato, visto il simbolico passaggio di Francesco, alla stessa messa di sabato 1 ottobre, della porta sulla chiesa che non c'è di Rustavi: una porta che attende i permessi per la costruzione di una chiesa. Ce ne parla il vescovo Domenico Pasotto , amministratore apostolico del Caucaso dei Latini, che ha voluto fortemente questo oggetto simbolico. E come non ricordare oggi un'altra porta apparentemente aperta sul vuoto, la porta di Lampedusa di Mimmo Paladino in memoria di tutti i migranti. Per finire con un riascolto del Cantico di frate Sole di Francesco d'Assisi.
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