2016-09-30 11:18:00

L'ambasciatrice georgiana: ecumenismo non facile ma in cammino


L’incontro con la Chiesa ortodossa e col Catholicos e Patriarca di tutta la Georgia Ilia II è al cuore della visita del Papa. Ma come sono oggi i rapporti tra le due Chiese? Philippa Hitchen lo ha chiesto all’ambasciatrice georgiana presso la Santa Sede, Tamara Grdzelidz:

R. – Difficult is the first word, I would say. I think because it is all new to us…
"Difficile”, è la prima parola che mi viene… penso perché per noi è tutto nuovo… Molte cose si possono spiegare e giustificare con il fatto che solo 25 anni fa abbiamo avuto indipendenza e libertà e anche la Chiesa si è ritrovata libera di agire per suo proprio conto … E’ una strada lunga, quella che dobbiamo percorrere.

D. – Cioè, il lascito della cultura sovietica è pesante, lei mi dice …

R. – Yes: the legacy of the Soviet culture, but also the fact that the Church all of a sudden …
Sì, il lascito della cultura sovietica, ma anche il fatto che la Chiesa all’improvviso è tornata ad essere indipendente e ha ritrovato una sua autorevolezza … La Chiesa si sta impegnando molto per diventare simbolo di identità nazionale e sembra che in questo momento nel nostro Paese funzioni … Tutto questo sicuramente mette i cattolici in una situazione difficile. Io ho l’impressione che si trovino fortemente sotto l’ombra di una sorta di influenza negativa da parte della Chiesa ortodossa, ma ci sono anche molti casi di buona collaborazione tra le Chiese e molti esempi di buoni rapporti. E siccome io ho lavorato per tanto tempo per l’unità nel Consiglio mondiale delle Chiese, so che ci troviamo di fronte a un argomento difficile e sensibile: è una questione di identità, di eredità e di molti altri fattori. E aspettarsi che nei Paesi in cui la Chiesa ortodossa è maggioritaria, la piccola comunità cattolica sia trattata in maniera assolutamente “giusta”, penso che non sia facile. Ma ci dobbiamo lavorare …

D. – Quindi, nel contesto difficile che lei sta descrivendo, quali sono le sue speranze per la visita del Santo Padre in merito al dialogo ecumenico?

R. – The Pope tries very much to bring on board Christians from all traditions. …
Il Papa si impegna tantissimo a “portare a bordo” i cristiani di tutte le tradizioni. Ho fatto questa considerazione recentemente, in collegamento con la Laudato si’, cioè con la mia lettura di questa Enciclica, e in particolare con il messaggio del Papa del 1° settembre di quest’anno (Messaggio per la Giornata di preghiera per la cura del Creato), in cui egli chiedeva di rinnovare il dialogo a livello mondiale nella Giornata dedicata alla tutela del Creato. Credo che questo sia un importante catalizzatore: il suo intento è “mettere insieme” tutti i leader spirituali, ma in particolare tutti i cristiani. Infatti, se guardiamo quello che ha fatto il Papa l’anno scorso, con un impegno immane per riunire ortodossi e cattolici, e mi riferisco al suo incontro un po’ contestato con il Patriarca Kirill - ha fatto di tutto per poterlo incontrare, quando è andato a Cuba; ha rapporti ottimi con il Patriarca Bartolomeo, ma in particolare vorrei ricordare il suo incontro a Lesbo con il Patriarca Bartolomeo e con l’arcivescovo di Atene - ora, con questa sua visita in Georgia sta cercando in ogni modo di costruire buoni rapporti personali con quei leader ortodossi che ancora oppongono resistenza. Non sempre, non tutti, ma loro hanno difficoltà a parlare di “unità dottrinale” …

D. – Cosa può dirci del Patriarca Ilia? E' molto popolare, molto amato, più di ogni altro nel Paese, oggi …

R. – Yes: in Georgia he has enormous influence. People almost worship him. He is an expression of …
Sì, è vero: in Georgia ha un’influenza grandissima. La gente praticamente lo venera: è espressione dell’amore della gente, sì. Ma quando alcuni, in maniera irresponsabile, dicono che seguirebbero le indicazioni della Chiesa in ogni ambito – politico, sociale o via dicendo – non penso che sia questo che dà credibilità a Ilia che, in realtà, è una persona estremamente credibile, in quando leader della sua Chiesa. E’ al suo posto dal 1977, ha letteralmente rinnovato la vita della Chiesa, devo dire: ha rinnovato la vita monastica; non c’era nemmeno un mezzo informativo della Chiesa … Ora invece ci sono molte cose organizzate dalla Chiesa e tutti sanno che è dovuto alla sua guida.








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