2016-09-22 12:26:00

Resistenza antibiotica. Card. Parolin all'Onu: aiutare i più esposti


La Santa Sede chiede alla Comunità Internazionale di prendere maggiormente in considerazione la necessità di milioni di persone nel mondo che sono più esposte alla resistenza antibiotica e alle relative malattie. E’ l’appello lanciato ieri dal Segretario di Stato vaticano, il card. Pietro Parolin che come capo della Delegazione della Santa Sede è intervenuto nei giorni scorsi al Summit dell’Onu su migranti e rifugiati, e ieri alla riunione ad alto livello dell’Assembrala generale. Al centro della stessa  riunione, il tema della resistenza antimicrobica. Il servizio di Debora Donnini:

La resistenza antimicrobica, cioè la capacità dei batteri di resistere agli antibiotici, e il suo impatto nel mondo, è il tema centrale dell’Assemblea. Una preoccupazione condivisa dalla Santa Sede, che è consapevole della “situazione catastrofica” che potrebbe svilupparsi se non fossero prese misure adeguate di prevenzione e igiene. Il discorso del card. Pietro Parolin verte proprio sulla necessità che la comunità internazionale si faccia carico di queste problematiche, specialmente per le fasce più deboli della popolazione, come partorienti bambini e malati, ma anche coloro che vivono situazioni svantaggiate come minoranze, poveri, sfollati e rifugiati. La difficoltà di accedere a cure sanitarie di qualità infatti li può spingere a comprare medicine sui mercati non ufficiali e quindi li rende esposti ad acquistare farmaci contraffatti.

Resistenza antimicrobica. La Santa Sede chiede di aiutare le persone più vulnerabili nel mondo
Il discorso del Segretario di Stato vaticano è ricco di riferimenti al pensiero di Papa Francesco, specialmente all’Enciclica Laudato si’. La Santa Sede chiede quindi alla Comunità internazionale di assumere le preoccupazioni di “centinaia di milioni di persone che non hanno accesso alle cure sanitarie e sono più sensibili alle malattie legate alla resistenza antimicrobica”. L'esortazione è a guardare a queste persone non come a oneri sostenuti solo “per dovere” e a dare loro maggiore attenzione. Si chiede anche di potenziare la prevenzione e contrastare le cause interconnesse a questa problematica  come l’uso inappropriato di farmaci antimicrobici negli essere umani, negli animali ma anche nell’agricoltura.








All the contents on this site are copyrighted ©.