“I quattro valori dell’unità, della bontà, della verità e della bellezza siano i criteri di governo” del Paese, di “una governance della famiglia umana cui la politica deve aspirare”: lo ha detto mons. Charles Scicluna, arcivescovo di Malta, nella Messa presieduta ieri nella co-cattedrale di San Giovanni a La Valletta, per celebrare la Festa nazionale dell’indipendenza, raggiunta dal Paese nel 1964.
Lottare contro le discriminazioni
Soffermandosi sui quattro valori enunciati, il presule ha evidenziato che, “in primo
luogo, il governo di uno Stato deve essere basato sulla ricerca dell’unità nazionale”,
perché “le politiche che portano alla divisione, che guardano al privilegio di pochi
o che puntano a promuovere la fedeltà ad un partito piuttosto che alla nazione, sono
una parodia della vera politica ed un veleno mortale per il bene comune della società”.
Ogni cittadino, infatti, “ha il diritto di beneficiare dei servizi forniti dal governo”,
senza alcuna esclusione. In questo senso – ha detto mons. Scicluna – “la lotta contro
le discriminazioni è una lotta per l’unità nazionale”.
Cercare il bene ed evitare il male
Quanto al principio della bontà, l’arcivescovo di Malta lo ha riassunto come “cercare
il bene ed evitare il male”, elemento basilare “di una vita autenticamente umana”.
“I sistemi politici che pretendono di rifuggire dalle esigenze morali dell’esistenza
umana – ha messo in guardia il presule – spesso finiscono per diventare caricature
mostruose di uno Stato”, perché “quando si sacrifica il bene comune agli interessi
egoistici di pochi e alla ricerca incessante del guadagno materiale a tutti i costi,
allora lo Stato è malato”.
Governance sia trasparente e responsabile
Poi, parlando della verità, mons. Scicluna l’ha collegata ad altri valori, come “la
correttezza, il retto giudizio e la giustizia”. Una governance poco trasparente o
basata sul “disprezzo della verità” è destinata “ad implodere”, ha ribadito il presule.
Al contrario, sono “la trasparenza e la responsabilità” che rendono i cittadini “orgogliosi
del proprio governo”. Infine, riguardo alla bellezza, l’arcivescovo maltese si è detto
convinto del fatto che “un cittadino formato alla verità ed al bene” saprà anche “promuovere
la bellezza nell’arte, nell’architettura, nell’ambiente”. Per questo – ha concluso
– “un governo che tutela il patrimonio nazionale, che difende energicamente la pulizia
delle acque marine e che consente solo lo sviluppo sostenibile è un governo che esprime
la bellezza e la saggezza del cuore della nazione”. (I.P.)
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