2016-09-19 14:00:00

Chiesa del Messico per la riapertura delle scuole in Chiapas


Il vescovo della diocesi di San Cristóbal de Las Casas, in Chiapas, mons. Felipe Arizmendi Esquivel, ha sostenuto gli sforzi dei leader della Centrale Nazionale dei Lavoratori dell'Educazione (Cnte) e delle autorità del governo, per porre fine al lungo sciopero nazionale degli insegnanti e, quindi, "prevenire uno sgombero violento delle scuole che avrebbe comportato azioni sanguinose". La fine del conflitto, che durava dal 15 maggio, è stata sancita il 16 settembre.

Gli estremismi non aiutano ma causano mali
Ieri, dopo la Messa domenicale il vescovo in una improvvisata conferenza stampa, ha sottolineato che "gli estremismi non aiutano, ma causano mali", dal momento che "sono stati concessi molti benefici agli insegnanti, ma sono anche il frutto della loro lotta e del loro impegno. Questi risultati non possono essere sottovalutati".

Soluzioni politiche temporanee, l'unico modo per trovare la pace sociale
In una nota ripresa dall'agenzia Fides mons. Felipe Arizmendi Esquivel sottolinea il punto centrale, l'accordo politico tra le autorità e la Cnte, che prevede la sospensione della riforma dell'istruzione fino al 2018. Al riguardo ha detto: "Anche se le soluzioni politiche sono temporanee, sono spesso l'unico modo per trovare la pace sociale. Dobbiamo cercare di essere comprensivi, così tutti insieme, insegnanti, genitori e comunità, riusciremo a superare l'arretratezza educativa in Chiapas". (C.E.)








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