La settimana di celebrazioni liturgiche e comunitarie programmate in occasione della festa dell'Esaltazione della Santa Croce ad Ankawa, sobborgo a maggioranza cristiana di Erbil, si è conclusa la sera di martedì scorso con una lunga processione partita dalla chiesa di San Giorgio, accompagnata da canti e preghiere, e con una cerimonia svoltasi presso uno stadio locale. Ai momenti di devozione - riferisce l'agenzia Fides - ha preso parte anche una moltitudine di profughi cristiani che dalla primavera del 2014 hanno trovato rifugio ad Ankawa dopo essere fuggiti da città e villaggi della Piana di Ninive conquistati dalle milizie jihadiste dell'auto-proclamato Stato Islamico.
Preghiere dei profughi per poter rientrare nelle terre occupate dall'Is
Alla processione e alla cerimonia hanno preso parte molti sacerdoti, religiosi e religiose
impegnati nella cura pastorale dei rifugiati, insieme all'arcivescovo Bashar Warda
- alla guida dell'arcieparchia caldea di Erbil – e al vescovo Bawai Soro, che solitamente
svolge il suo ministero pastorale al servizio delle comunità caldee negli Stati Uniti.
Durante le cerimonie la moltitudine dei presenti ha ascoltato alcune letture bibliche,
i fedeli hanno chiesto nella preghiera comune anche il dono di poter tornare alle
proprie case e il ritorno della pace in tutto il Medio Oriente.
Una settimana di celebrazioni ed eventi
Durante la settimana di celebrazioni, tutte le chiese e le comunità di Ankawa avevano
preso parte a un articolato programma comprendente momenti di preghiera, attività
ricreative e iniziative di carattere sociale e caritativo, compresa quella del “mercato
della carità” rimasto attivo per tutta la durata dei festeggiamenti. (G.V.)
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