2016-09-14 15:25:00

Si apre a Genova il Congresso eucaristico nazionale


Si apre oggi a Genova il 26.mo Congresso eucaristico nazionale. “Nella tua Misericordia a tutti sei venuto incontro” il tema scelto. Fino a domenica, delegazioni provenienti da tutte le diocesi vivranno insieme intensi momenti di riflessione e gesti di carità. A celebrare la Messa di apertura e quella conclusiva del Congresso, l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, in qualità di inviato speciale di Papa Francesco. Ma qual è il significato di questo evento nella vita della Chiesa? Adriana Masotti lo ha chiesto a mons. Marco Doldi, vicario generale della diocesi ligure:

R. – Un Congresso eucaristico è fondamentalmente una manifestazione di popolo, che vede riuniti vescovi, sacerdoti, religiosi, diaconi, fedeli laici. Centrale naturalmente è la preghiera, la catechesi, ma anche la carità, che è un po’ una novità di questo XXVI Congresso eucaristico nazionale.

D. – E' un momento per andare al cuore della Chiesa, che è l’Eucaristia…

R. – Al cuore della Chiesa, perché la Chiesa nasce proprio dall’Eucaristia, viene convocata nell’Eucaristia, si ritrova nell’Eucaristia; e all’interno di questo cuore vive proprio la comunione fraterna tra tutti i suoi membri. Quindi fondamentalmente è un' esperienza di Chiesa.

D. – Siamo nell’Anno del Giubileo della Misericordia e il tema non poteva che essere questo: “Nella tua Misericordia a tutti sei venuto incontro”…

R. – Sì, a dire il vero inizialmente i vescovi italiani avevano scelto il titolo: “L'Eucaristia sorgente della missione”. Poi, quando abbiamo avuto la lieta notizia del Giubileo Straordinario, si è pensato di aggiungere la seconda parte: “Nella tua Misericordia a tutti sei venuto incontro”. Così abbiamo avuto la sorpresa – per così dire – di trovare evidenziate le tre parole centrali: la parola “Misericordia”, la parola “Eucaristia” e la parola “missione”.

D. – Non solo celebrazioni, preghiera, riflessioni spirituali, ma anche opere: di tutto questo si compone il Congresso. Questo in particolare…

R. – Sì, proprio il venerdì abbiamo pensato di dedicare la giornata alla misericordia. Sarà caratterizzata dalla composizione di 46 delegazioni, le quali riceveranno, al termine della messa del mattino, il mandato per andare a compiere opere di misericordia là dove quotidianamente si compiono: dalle opere di misericordia corporali a quelle spirituali. Quindi abbiamo, ad esempio, organizzato dei servizi nelle mense o nelle carceri, ma anche nei conventi di clausura o nei consultori dove si consigliano le persone, e così via.

D. – Genova è una città di mare, e ci sarà anche un riferimento al mare e a quello che succede in questi nostri tempi…

R. – Genova è davvero il suo porto. E allora il mare sarà un po’ il protagonista della giornata di sabato. Un’imbarcazione messa a disposizione dalla Marina Militare, che ha partecipato ai salvataggi di Lampedusa, recherà in processione il Santissimo Sacramento, e poi sosterà nello specchio di mare del porto antico da dove tutti i fedeli potranno partecipare alla preghiera.

D. – Recentemente c’è stato il terremoto in Italia, e si è deciso proprio di approfittare, o meglio, di far coincidere la data del Congresso con una colletta che si terrà in tutte le chiese italiane…

R. – Sì, è vero: i vescovi italiani hanno deciso che la domenica del Congresso eucaristico sia anche la domenica della carità per i terremotati. A Genova saranno predisposte sei cassette agli ingressi e alle uscite di piazzale Kennedy e l’arcivescovo inviterà a fare un gesto di carità a favore delle zone colpite.

D. –  Sarà appunto l’arcivescovo, il cardinale Bagnasco, a celebrare la Messa conclusiva in piazzale Kennedy…

R. – Sì, a dire il vero l’arcivescovo comincerà il Congresso eucaristico, lo seguirà nei suoi diversi momenti e poi lo concluderà con la Santa Messa di domenica. E lo farà nella veste di inviato speciale del Santo Padre.

D. – Quindi la presenza del Papa, anche se non fisica, si sentirà…

R. – Sì, certamente, la sentiremo doppiamente: attraverso la persona del nostro arcivescovo, ma anche collegandoci, al termine della celebrazione di domenica mattina, con Piazza San Pietro da dove ascolteremo le parole dell’Angelus.

D. – E sicuramente il Papa vi saluterà…

R. – Lo speriamo davvero, sì!








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