2016-09-13 15:14:00

Paganetto: bene il bonus per incrementare le pensioni basse


Uscita anticipata per tutti di 3 anni e 7 mesi per tutti i lavoratori che compiranno 63 anni di età nel 2017. E’ il risultato raggiunto ieri nell’incontro tra sindacati e il governo sul tema pensioni. L'Ape, cioè l’anticipo pensionistico, sarà pagato da coloro che sceglieranno di uscire dal mondo del lavoro, con rate di ammortamento mensili come per un mutuo, mentre per alcune categorie disagiate l’anticipo sarà gratuito purché l'importo della pensione non superi i 1200 euro netti.  Ulteriori dettagli verranno definiti in una prossima riunione fissata per il 21 settembre. Forti le critiche dell’opposizione che parla di truffa e di furto legalizzato ai danni dei cittadini. Per un commento, Adriana Masotti ha sentito Luigi Paganetto, docente di economia all’Università Tor Vergata di Roma:

R. – Io dico che la buona notizia è per quei lavoratori che rientrando nell’accordo non pagano niente. In questo caso è chiaro che c’è un vantaggio netto, perché si tratta di prendere la pensione, fissata in passato, senza alcun costo. Questo vale, però, solo per questa platea di lavoratori, mentre per gli altri vale il principio generale, cioè: io, come Stato e come Inps, non ti posso pagare la pensione intera, se tu me la chiedi in anticipo. Se tu me la chiedi in anticipo, ho due strade: una più netta, che è quella di dirti che accetto l’idea che tu vuoi andare in pensione prima, ma ti chiedo di avere una pensione più bassa, in corrispondenza al fatto che poi la devo pagare in anticipo. Oppure – ed è la strada scelta dal Governo – quella di dire: ti consento di avere una pensione come quella che hai adesso, pagandone il costo, non prendendo una pensione più bassa oggi, ma facendo un prestito con la banca che consenta all’Inps di continuare a pagarti la pensione, e poi dovrai restituire a rate, in alcuni anni non meglio definiti, quello che tu hai avuto in anticipo. E qui c’è un’assicurazione che implica la sopravvivenza dell’individuo. Io trovo che questa sia una maniera poco appropriata di rispondere alla questione. Io credo si possa concludere, per quanto riguarda la vicenda del pagamento dell’anticipo della pensione attraverso un mutuo, dicendo che questo è un metodo che finisce per indurre chi ha un reddito da pensione a fare scelte di consumo che si aggiungono a quelle che già faccio quando pago l’automobile o qualcosa a rate. E questo credo possa indurre chi si trova in questa condizione ad avere comportamenti che non sono quelli legati al proprio reddito, ma legati a qualcosa che finisce per gravare sui suoi redditi futuri.

D. – L’opposizione naturalmente critica questa scelta, addirittura parla di truffa, di furto legalizzato ai danni dei cittadini. Comunque è una scelta che dà meno nell’occhio, pesa di meno forse anche psicologicamente su chi deciderà di anticipare l’uscita….

R. – Chiaramente è l’obiettivo che si vuole raggiungere ed è chiaro che il Governo, lo Stato, non può pagare in anticipo una pensione prevista scattare tra quattro anni, esattamente tre anni e sette mesi, e quindi dovrebbe pagare una pensione più bassa. Questa scelta, però, è una scelta più netta che si vuole evitare. E’ un’opzione che chiaramente nasconde il problema, più che metterlo in evidenza. Bisogna dire invece con chiarezza che dovremmo andare verso un sistema di pensione flessibile, dicendo però che ognuno deve avere una pensione pari a quelli che sono i suoi contributi e d’ora in poi sarà così. A questo punto chiunque voglia andare in pensione prima, deve rinunciare ad un “pezzo” di rendimento, ad un “pezzo” di valore della pensione.

D. – Durante l’incontro si è parlato anche di un bonus per le pensioni più basse: questa è una cosa positiva…

R. – Direi che questo è un punto addirittura più importante dal punto di vista sociale. Credo che il bonus sia un modo per aumentare di circa un decimo la pensione, trattandosi di una quattordicesima mensilità, e questo mi pare importante, perché si tratta di tener conto di un problema sociale che riguarda lavoratori che hanno una difficoltà a mantenersi con la pensione. Credo che però questo vada visto distinguendo,  o andrebbe visto  distinguendo- anche qui c’è un aspetto critico – tra quelli che hanno avuto la pensione modesta, perché hanno contribuito poco come i lavoratori autonomi, o quelli che hanno avuto una pensione bassa, perché nel loro iter lavorativo hanno avuto retribuzioni basse. Questo è un tema importante, anche per ragionare sulla quattordicesima mensilità di cui stiamo parlando.








All the contents on this site are copyrighted ©.