È incentrato sulla misericordia il messaggio della Conferenza episcopale dell’Oceano Indiano (Cedoi), riunitasi in Assemblea Plenaria dal 24 agosto al 2 settembre. L’incontro, svoltosi alle Isole Mauritius, ha visto la partecipazione dei presuli locali, insieme a quelli provenienti da Comore, Seychelles e La Reunion.
Le tante sofferenze patite dalle popolazioni locali
Nel lungo documento conclusivo dei lavori, la Cedoi scatta, in primo luogo, una fotografia
amara delle “sofferenze e dei mali” patiti dalle popolazioni locali, colpite dalla
“perdita di persone care, disoccupazione, mancanza di abitazioni, malattie gravi,
povertà, violenza, solitudine, alcolismo, prostituzione, tossicodipendenza”. Ma il
male ha anche forme “più sottili”, sottolineano i vescovi, come ad esempio quello
che “si insinua nelle strutture scolastiche per promuovere l’elitarismo e scartare,
così, i poveri ed i disabili” o anche quello che “allontana le persone dalla Chiesa
e dai sacramenti confinandole nello spirito mondano”.
L’importanza di aiutare il prossimo
Tuttavia, poiché “Dio si prende cura dei suoi figli”, la sua “potente azione nella
miseria umana” si trasforma in tante azioni benefiche, come quelle di un sacerdote
che consola chi è disperato, degli organismi caritativi che aiutano chi ha perso la
casa a causa di un tornado, di una scuola cattolica che sostiene gli studenti poveri
ed accoglie i ragazzi disabili, della collaborazione ecumenica di chi aiuta i senza-tetto.
Il tutto perché “la misericordia si manifesta attraverso le relazioni umane”.
La forza della preghiera
“La preghiera – ricorda poi la Cedoi – è la forza con cui si resiste agli uragani
della vita, con cui si coltiva la fede in Dio e la fiducia in se stessi per continuare
a lottare” di fronte alle avversità, perché “la Parola di Dio sostiene immancabilmente
le persone”. Ed è proprio in questi casi, continuano i vescovi dell’Oceano Indiano,
che si comprende l’importanza della misericordia che “rimuove l’odio annidato nel
cuore nell’uomo, lo guarisce internamente per portare la riconciliazione” nel mondo.
Il legame tra la misericordia e la Croce
Poi, i presuli evidenziano il legame tra la misericordia e la Croce di Cristo, perché
è grazie a quest’ultima che la morte è stata vinta. “La misericordia di Dio – prosegue
il messaggio – si manifesta sulla Croce, in grado di risolvere tutto ciò che è infranto
in ognuno di noi”, perché “Dio ci ama così come siamo”. Essenziale, tuttavia – aggiunge
la Cedoi – “imparare ad uscire da se stessi, a perseverare nella fede, a mettersi
al servizio degli altri”, come Cristo ha fatto con l’uomo.
Sviluppare la misericordia in famiglia
Di qui, il richiamo conclusivo ai fedeli ad impegnarsi nel “volontariato attivo”,
a pregare per il prossimo, “creare luoghi di incontro e di ascolto”, “visitare l’altro”,
“trasformare le istituzioni nazionali con decisioni coraggiose”, ed a “sviluppare
la misericordia in famiglia”, soprattutto in questo Anno giubilare ad essa dedicato.
(I.P.)
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