2016-09-11 10:45:00

Mons Moraglia: Santa Madre Teresa: un esempio per credenti e non credenti


"Madre Teresa di Calcutta è un fervido esempio per credenti e non credenti". Lo ha scritto il Patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, in un articolo pubblicato sul giornale diocesano "Gente Veneta", col quale ha voluto ricordare la santa dei poveri canonizzata il 4 settembre da Papa Francesco. Ma cosa rappresenta Madre Teresa in particolare per la chiesa di Venezia? L’intervista al Patriarca Moraglia è di Federico Piana:

R. – Come fanno sentire la loro voce potente ai grandi della terra gli umili e i piccoli di cuore? Con scelte che i grandi non farebbero, perché sono fuori della loro portata. Ha voluto essere proprio uno strumento molto semplice nelle mani del Signore, con scelte dirompenti, ma in grande comunione ecclesiale sempre.

D. – Lei, su Madre Teresa, ha scritto questo: “Mi ha colpito come Papa Francesco abbia voluto ricordare la sua forte determinazione a favore della vita ancora non nata”. …

R. – Consiglierei di andare al discorso con cui ritirò il Premio Nobel nel 1979 - ricordo Premio Nobel per la Pace - in cui Madre Teresa lega pace a rispetto della vita, dove la vita è più fragile e cioè nel seno materno. Dicendo che finché non si recupera questo rapporto fondamentale dell’uomo con l’uomo, della madre col figlio, difficilmente potremo parlare di pace e parleremo sempre di pace in modo parziale.

D. – Perché, secondo lei, Madre Teresa col suo servire interpella credenti e non credenti?

R. – Perché va all’uomo senza chiedere all’uomo la sua carta anagrafica, senza chiedere all’uomo come mai è ridotto in quelle situazioni. E noi dobbiamo pensare a quella frase di Madre Teresa che dice: “Non possiamo fare grandi cose su questa terra, però possiamo farle con grande amore”. Ecco, credo che questa sia la grande rivoluzione: è l’unica rivoluzione che non fa danni, non fa morti e non sostituisce dei potenti ad altri potenti. Proprio questo amore che incontra l’altro e dice all’altro cosa posso fare per te. E poi Madre Teresa guardava l’altro non solo come un corpo, ma anche come il riflesso di Dio.

D. – Molti - anche sul quotidiano “Avvenire” - hanno proposto l’idea di proclamare Santa Madre Teresa di Calcutta Dottore della Chiesa. Lei è d’accordo o no? Potrebbe essere una possibilità o no?

R. – La pienezza della fede è l’amore: quindi io sono convinto che se andiamo a cercare nei pensieri di Madre Teresa, noi troveremo una sorta di filo rosso che ci permette di trovare una sapienza che traduce la sapienza della Croce all’interno del cammino di questa religiosa, di questa consacrata. Come ad alcuni sembrava improbabile che Teresina di Lisieux potesse diventare Dottore della Chiesa e risulta, invece, espressione di un sapere altissimo, non escludo che ci possa essere anche una strada in cui fede e carità si uniscano.








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