2016-09-11 11:56:00

Filippine: esortazione pastorale del vescovo di Daet


“Andremo alla casa del Signore”: si intitola così, con un versetto del Salmo 122, l’Esortazione pastorale scritta da mons. Gilbert Garcera, vescovo di Daet, nelle Filippine, al termine della sua visita pastorale 2016 nella diocesi. Il documento episcopale, pubblicato sul sito dei vescovi filippini, giunge in un momento particolare per la Chiesa locale: la diocesi di Daet, infatti, ha celebrato i 40 anni di fondazione nel 2014 ed ora si sta preparando, insieme alle altre diocesi del Paese, alla celebrazione del 500.mo anniversario di evangelizzazione delle Filippine, che ricorrerà nel 2021.

Preghiera e devozione eucaristica
Per questo, mons. Garcera elenca cinque principi-guida per aiutare i fedeli nel “cammino di fede” dei prossimi cinque anni. “La prima area di crescita della nostra vita diocesana – spiega il presule – deve essere la preghiera con la devozione eucaristica”, elementi che non sono da intendersi intesi come “un compito esclusivo dei sacerdoti”, ma devono “comportare la partecipazione dei laici”. Per questo, mons. Garcera incoraggia “l’esercizio delle pratiche di pietà religiosa”, come anche la diffusione “dell’adorazione del Santissimo Sacramento” in tutte le parrocchie, affinché esse siano un luogo di culto “partecipato attivamente da una comunità orientata alla missione, e non un ambiente esclusivo”.

Accompagnamento costante e rassicurante
Come secondo principio, poi, il vescovo di Daet indica “l’amore per la Parola di Dio”: “Dobbiamo essere formati da Gesù – scrive – perché è sua la Parola che seguiamo”. Di qui, il richiamo alla necessità di una formazione specifica per i sacerdoti, ma anche per i laici, i catechisti, i membri delle organizzazioni religiose e i responsabili della Pastorale giovanile. Tale formazione deve comprendere “il discernimento e l’arte di un accompagnamento costante e rassicurante, che rifletta la vicinanza della Chiesa ed il suo sguardo compassionevole”.

Rafforzare legame scuola-parrocchia
Centrale, poi, l’appello a rafforzare il legame tra le scuole cattoliche e le parrocchie, affinché gli studenti diventino davvero “parte integrante della comunità ecclesiale”. Inoltre, mons. Garcera auspica che ogni parrocchia indica una Domenica o un fine-settimana dedicati alla catechesi dei bambini, mentre i giovani vengono esortati ad “usare con saggezza i mezzi di comunicazione sociale per evangelizzare e condividere, con i coetanei, la loro esperienza con Cristo”.

Attenzione per i carismi. Laici siano più coinvolti nella vita della Chiesa
La terza area di sviluppo indicata dal vescovi riguarda, invece, lo sviluppo di “tante diverse forme di carismi”: una realtà “di cui non dobbiamo aver paura”, sottolinea il presule, in quanto si tratta di doni inviati dallo Spirito Santo e che “aspettano solo di essere sviluppati e sfruttati”, così da favorire “l’edificazione delle parrocchie e dell’intera diocesi”. E ancora: al quarto punto, mons. Garcera evidenzia l’importanza del ministero laicale e la necessità di laici maggiormente impegnati nella vita della Chiesa: “Essi non devono essere solo nomi o dati statistici – mette in guardia il presule – ma hanno bisogno di essere coinvolti attivamente nella Chiesa”.

Salvaguardare il Creato
In quest’ottica, il vescovo filippino suggerisce di “individuare famiglie e coppie di sposi” che possano contribuire, in particolare, alla Pastorale della famiglia, mettendo la loro esperienza personale al servizio degli altri. Infine, come ultimo punto, mons. Garcera chiede una maggiore attenzione all’amministrazione degli organismi diocesani, affinché ogni chiesa proceda, ad esempio, all’inventario dei propri beni o alle operazioni di restauro, là dove necessario. Il tutto guardando alla cura del Creato e all’attenzione per le risorse della terra “così generosamente donate da Dio” per “uno sviluppo sostenibile ed integrale”.

I “Nove anni per l’evangelizzazione”
Da ricordare che, in preparazione alle celebrazioni del 2021, la Chiesa filippina sta portando avanti l’iniziativa “Nove anni per l’evangelizzazione”. Iniziati nel 2013, in coincidenza con l’Anno della Fede indetto da Benedetto XVI, i “Nove anni” hanno riflettuto, tra il 2013 ed il 2014, sulla formazione integrale alla fede e sul ruolo dei laici, intesi come “agenti di evangelizzazione”. Il 2015, invece, è stato dedicato ai poveri, mentre quest’anno si riflette sul legame tra Eucaristia e famiglia, anche in coincidenza del Congresso eucaristico internazionale svoltosi a Cebu a fine gennaio.

Ogni fedele sia  un missionario
Il 2017 sarà poi dedicato alla parrocchia, mentre sacerdoti e giovani saranno i protagonisti del biennio 2018-2019. Nel 2020, invece, i vescovi filippini rifletteranno su ecumenismo e dialogo interreligioso per promuovere “i grandi valori della pace e dell’armonia soprattutto nelle aree di conflitto. Infine, il 2021, sarà riservato alla “missio ad gentes”, affinché ciascun fedele sia spinto a “diventare missionario”. (I.P.)








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