2016-09-08 12:48:00

Messico: appello vescovi di Morelia contro la criminalità


Una denuncia netta dell’aumento di criminalità e illegalità: è quella presentata dai vescovi messicani della regione Morelia, nello Stato del Michoacán, in una lettera ai fedeli, pubblicata sul sito della Conferenza episcopale nazionale e ripresa dall'agenzia Sir. “Constatiamo con tristezza – si legge nel documento - che la realtà del Michoacán continua ad evidenziare dati preoccupanti”, scrivono i firmatari, quali l’arcivescovo di Morelia, card. Alberto Cardenal Suárez Inda, e i vescovi di Apatzingán, Ciudad Lázaro Cárdenas, Tacámbaro e Zamora.

Le tante minacce alla sicurezza della società
Nella lettera – riferisce l’agenzia Sir – si traccia un lungo e dettagliato elenco dei mali che attanagliano la società: omicidi in pieno giorno e in spazi pubblici, sparizioni continue di persone, intimidazioni, estorsioni, racket, posti di blocco arbitrari lungo le strade, disoccupazione crescente che lascia i giovani all’illegalità. “Perfino l’abitazione delle famiglie – continuano i vescovi – che finora è sempre stata considerata uno spazio sicuro, viene spesso violata da coloro che entrano per rapinare o per assassinare qualcuno”.

Il dramma delle famiglie
“Molte famiglie che vivono in campagna, appartenenti alle classi popolari – denunciano inoltre i presuli - su pressione dei gruppi criminali, vengono costrette ad abbandonare le proprie terre e la propria casa; e la loro frustrazione è grande quando, arrivate in una nuova sistemazione, si trovano di fronte a scenari simili rispetto a quelli che hanno lasciato”. Il tutto in un clima di crescente “sfiducia” nelle autorità, tanto che molti delitti non vengono neppure denunciati.

Alcuni segnali di speranza
Tuttavia, i segnali di speranza non mancano, sottolineano i vescovi: sono quei fattori che consentono “di non rifugiarsi nella rassegnazione che paralizza le azioni” della comunità. Tra questi, i presuli citano la presenza di organizzazioni civili che si mobilitano per aumentare la sicurezza locale, l’esperienza di autodifesa cittadina da parte delle comunità, la crescente attenzione pastorale alle vittime di violenza, la promozione da parte delle diocesi di corsi per la costruzione di percorsi di pace destinati agli operatori pastorali.

Promuovere riconciliazione e dialogo
​Ma si tratta di azioni ancora “non sufficienti”; per questo, i firmatari del messaggio lanciano un invito a tutti i cattolici e alle persone di buona volontà affinché si promuovano ulteriori azioni comunitarie, “così da alimentare la riconciliazione e il dialogo” nazionale e rafforzare la preghiera per la pace. (I.P.)








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