2016-09-07 15:45:00

I migranti e la Chiesa: ad un anno dall'appello di Francesco


Aprire il cuore della Chiesa e le sue strutture per accogliere i migranti senza alcuna riserva e risparmio d’energia. Era il 6 settembre del 2015 quando Papa Francesco lanciò questo appello deciso, accorato. Ad un anno esatto, il bilancio dei risultati è estremamente positivo.

“Tutte le istituzioni ecclesiali e il mondo del volontariato cattolico-  da sempre impegnati su questo fronte- hanno risposto con immediatezza e senza tirarsi indietro” spiega Manuela De Marco, dell’Ufficio Immigrazione di Caritas Italiana. Poi entra nel dettaglio :”Da un monitoraggio effettuato qualche mese fa, abbiamo contato oltre 22.000 persone entrate nel nostro vasto circuito fatto di parrocchie, istituti religiosi, associazioni laiche di solidarietà, organizzazioni caritative. Un record”.

E mentre gli sbarchi continuano senza sosta, anche le istituzioni ripensano il modello dell’accoglienza cercando di mettere a punto un ‘piano nazionale di programmazione dei flussi’.Piero Fassino, presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, è sempre più convinto di un cambio di passo, urgente: “Con il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, abbiamo concordato sulla necessità di un salto di qualità. Fin qui è stata generosa, efficace. Ma bisogna andare oltre”.

Bisogna superare, spiega in pratica Fassino, la logica dell’imposizione delle quote dei migranti: ”I sindaci debbono diventare i gestori delle politiche di accoglienza sul proprio territorio. E poi deve essere fatto nascere il principio di proporzionalità e di sostenibilità: un comune con duemila abitanti non può dare ospitalità a oltre settecento migranti”.








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