Il 28 agosto scorso l’Ordine cappuccino ha eretto in Africa un’ulteriore Provincia, quella dell’Angola (la quarta del continente), ponendola sotto la protezione di S. Maria degli Angeli. I Cappuccini arrivarono nel Paese nel 1645, all’epoca del Regno del Congo, lavorando tra immense difficoltà, dovute alle malattie, al clima, alla persecuzione, tanto che, in poco meno di due secoli, ne morirono trecento, si arrivò a definire il Congo "cimitero dei Cappuccini”. Costretti a ritirarsi nel 1835 a causa della persecuzione religiosa del regime portoghese del tempo, vi tornarono nel 1948 con i Religiosi veneti, pagando un alto tributo di sangue con cinque missionari uccisi durante la guerra civile (1975-2002).
Tra le linee pastorali della neo-Provincia: evangelizzazione e attività
promozionale e assistenziale
La neo-Provincia è composta attualmente da 112 Religiosi (angolani, italiani, portoghesi),
tra i quali si contano 6 vescovi, 63 sacerdoti, 4 diaconi, 11 fratelli, 28 postnovizi,
18 novizi (angolani e mozambicani), 7 postulanti, distribuiti in 14 fraternità sparse
in 7 province della nazione. La loro attività principale è ovviamente l’evangelizzazione
che comprende: pastorale parrocchiale, formazione dei catechisti, preparazione dei
sussidi pastorali, traduzioni dei libri liturgici nelle lingue tribali, gestione di
tre librerie religiose. Notevole anche l’attività promozionale e assistenziale con
10 scuole, tra primarie e secondarie; due scuole materne; due mense per i poveri,
un orfanotrofio e un casa di riposo per anziani. (A cura di padre Egidio Picucci)
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