2016-09-05 14:00:00

Vescovi Usa: appello per dignità umana e tutela della famiglia


Dignità per ogni essere umano e sacralità del lavoro dato da di Dio: questi i due assi portanti del messaggio dei vescovi degli Stati Uniti per il “Labour Day”, la Giornata del lavoro che ricorre oggi, 5 settembre. Nel documento, a firma di mons. Thomas Wenski, arcivescovo di Miami e presidente del Comitato episcopale per la giustizia e lo sviluppo umano, i presuli sottolineano “i tempi difficili” che vive oggi l’umanità e “la parola di speranza” offerta dalla Chiesa per “sostituire la disperazione e l’isolamento con la vera solidarietà”.

Crisi della famiglia, piegata dalle pressioni economiche
Tanti i segnali drammatici visibili nell’epoca contemporanea, spiegano i vescovi: salari bloccati, milioni di famiglie che vivono in povertà, bambini costretti all’indigenza, industrie che abbandonano le città, lavoro in calo nel settore privato. A tutto questo va aggiunta “la crisi della famiglia, piegata dal peso delle pressioni economiche e dei relativi problemi culturali”, come ad esempio la mancanza di accesso all’istruzione superiore, il divorzio, la tossicodipendenza. Si tratta di problematiche che i vescovi Usa non trascurano: “La Chiesa piange con tutte queste famiglie, con tutti questi bambini il cui mondo viene infranto”, si legge nel messaggio.

Lavoro dignitoso, chiave essenziale per costruire la società  
Guardando, poi, al contesto politico, i presuli richiamano l’importanza dell’unità, notando con rammarico come “sembrino aumentare gli sforzi per dividere” la società, invece di puntare “sul dialogo e sulle soluzioni costruttive”, in vista del “bene comune”. “Per un cambiamento dinamico – sottolineano i presuli – dobbiamo sostituire la paura con una visione più ampia, supportata fortemente dalla fede”. Di qui, il richiamo ad un “lavoro dignitoso”, che – come diceva San Giovanni Paolo II – diventa “chiave essenziale per comprendere le nostre relazioni sociali, strumento vitale per la formazione della famiglia e la costruzione delle comunità, secondo la dignità donataci da Dio”.

Guardare ai principi di solidarietà e sussidiarietà
Per questo, i vescovi statunitensi esortano a “fare affidamento ai principi della solidarietà e della sussidiarietà” per “ricostruire le comunità su basi più solide”. “Tutti noi abbiamo la responsabilità di prenderci cura gli uni degli altri, in particolare dei poveri e vulnerabili” si legge ancora nel messaggio che invita soprattutto i cristiani ad impegnarsi nell’aiuto a chi è in difficoltà. Aiuto “che può essere cibo, denaro, amicizia, sostegno spirituale o altre forme di amore e di gentilezza”. Ai datori di lavoro, in particolare, i presuli chiedono di “rispettare la dignità dei dipendenti attraverso un giusto salario e condizioni lavorative che consentano una vita familiare sicura”.

Impegno per il bene comune, forma eminente di carità
Ricordando, quindi, quanto scritto da Papa Francesco nell’Enciclica “Laudato si’ sulla cura della casa comune”, i vescovi statunitensi ribadiscono che “l’amore per la società e l’impegno per il bene comune sono una forma eminente di carità, che riguarda non solo le relazioni tra gli individui, ma anche macro-relazioni, rapporti sociali, economici, politici”.

Economia e politica siano al servizio della persona umana
​Un appello viene rivolto anche ai sindacati ed alle associazioni dei lavoratori che “rimangano una parte essenziale dello sforzo” compiuto insieme “alle persone di fede e di buona volontà” per sostenere “posti di lavoro e salari che forniscano una vita dignitosa alle singole persone ed alle loro famiglie”. Il messaggio si conclude con un rinnovato “senso di speranza e di cambiamento duraturo”, affinché “i sistemi economici e politici siano al servizio della persona umana”. “C’è molto da fare! Andiamo avanti”, concludono i vescovi degli Stati Uniti. (A cura di Isabella Piro)








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