2016-09-02 14:00:00

Consiglio Mondiale delle Chiese: si a campagna Onu per i rifugiati


Il Consiglio Mondiale delle Chiese (Wcc) invita tutte le persone di buona volontà a sottoscrivere la campagna #WithRefugees lanciata dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) in vista dell’apertura dell’Assemblea generale dell’organizzazione, il 19 settembre. La petizione sarà presentata all’Onu prima dell’inizio della sessione dedicata ai rifugiati e alle migrazioni.

Alzare la voce per i diritti dei rifugiati
“Mentre le guerre e conflitti continuano a costringere ogni giorno migliaia di famiglie a fuggire dalle loro case, tutti sono invitati ad alzare la voce per garantire che ogni bambino rifugiato possa ricevere un'istruzione; che ogni famiglia di rifugiati possa avere un posto sicuro per vivere e che ogni rifugiato possa lavorare o almeno imparare nuove competenze per poter dare un contributo positivo alla comunità che lo ospita o nel quale risiede”, si legge in una comunicato del Wcc.

Il fenomeno migratorio è una realtà che ha bisogno di essere gestita
In un video-messaggio diffuso in questi giorni, il segretario generale del Wcc, il pastore Olav Fykse Tveit, esprime l’attivo sostegno del Consiglio all’iniziativa dell’Unhcr, evidenziando che il fenomeno migratorio è una realtà umana che “ha bisogno di essere gestita, piuttosto che un problema da risolvere”. Per questo rivolge un appello ai leader mondiali “a trovare soluzioni per la protezione dei rifugiati, improntate a uno spirito di responsabilità  e a valori condivisi e interessi comuni”.

Rifugiati e i migranti capri espiatori di tutti i problemi socio-economici
“Purtroppo – osserva Tveit nel video-messaggio letto dalla segretaria aggiunta del Wcc Isabel Apawo Phiri - i rifugiati e i migranti sono diventati facili capri espiatori di tutti i problemi socio-economici nazionali e internazionali e inoltre si assiste ad un abuso sempre più diffuso  delle politiche migratorie nazionali  per dare una veste legale a fanatismi e pregiudizi xenofobi”.

La fede cristiana ci invita alla speranza e a cercare la giustizia e la pace
“La cifra della nostra fede cristiana è la speranza che spesso significa essere capaci di vedere oltre e di aspettarci di più e qualcos’altro, cercando la giustizia e pace, niente di meno”, conclude Tveit. (L.Z.)








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