2016-08-29 17:05:00

Terremoto. Oggi i funerali ad Amatrice. Il bilancio delle vittime sale a 292


Oggi ad Amatrice i funerali delle vittime della zona laziale colpita dal sisma saranno celebrati dal vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, presso l'area dell'Istituto "Don Minozzi". In concomitanza, sempre oggi è stata indetta una giornata di lutto nazionale. Come ad Ascoli, saranno presenti il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il premier Matteo Renzi. Intanto, continua a salire il bilancio delle vittime: sono 292 con le due estratte ieri dalle macerie ad Amatrice. Sui dispersi la Protezione civile non da' cifre e il numero resta ai 10 indicati dal sindaco della cittadina laziale. Il servizio di Debora Donnini:

I funerali oggi ad Amatrice. Renzi punta sulla ricostruzione
“I funerali delle vittime del terremoto si terranno ad Amatrice come chiedono il sindaco e la comunità locale. E come è giusto!". Così Matteo Renzi in un tweet mette fine all’idea di celebrare i funerali a Rieti: decisione a cui la popolazione si era decisamente opposta . Lo sguardo del premier è rivolto alla ricostruzione: dovrà avvenire nel modo più trasparente possibile con l’aiuto di strutture come l'Autorità anticorruzione, sostiene  Renzi che pensa al modello Emilia 2012 e promette agli sfollati che saranno tolti dalle tende entro un mese ed entro altri 3 o 4 saranno pronte le casette di legno in attesa che i borghi vengano ricostruiti. Con Casa Italia, spiega, in ballo c'è il futuro dei nostri figli. Renzi proporrà, quindi, a tutti i partiti, anche a quelli di opposizione, di dare una mano perché la politica italiana offra una dimostrazione di strategia e non solo una rissa dopo l'altra. L'Ue, poi, ha dato l’ok alla flessibilità per le misure di ricostruzione ma a breve termine, come per Abruzzo e Emilia.

Ad Accumoli il suolo si sposta di 16 cm
Sul terreno da registrare che nella zona di Accumoli il suolo si e' spostato lateralmente di 16 centimetri. Lo indicano i dati dei satelliti Sentinel 1A e Sentinel 1B, che fanno parte del programma Copernicus dell'Agenzia Spaziale Europea, analizzati dall'Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell'Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Il nuovo movimento osservato dai satelliti si somma all'abbassamento del suolo di 20 centimetri, rilevato nella stessa aerea colpita dal terremoto. 

Le indagini: la Procura di Rieti darà il via alle acquisizioni documentali dopo le esequie
Sul fronte delle indagini, la Procura di Rieti darà il via alle prime acquisizioni documentali sulla costruzione o sulla ristrutturazione degli edifici crollati ad Amatrice dopo la celebrazione dei funerali. Ma, su ordine del Procuratore Giuseppe Saieva, i vigili del fuoco sono stati già autorizzati a raccogliere e catalogare il materiale cartaceo necessario per avviare gli accertamenti tecnici. Proseguono, intanto, le scosse: finora sono state 2.220 le repliche.

La solidarietà: da Zuckerberg 500mila euro a Croce Rossa
Continua, poi, a crescere la corsa alla solidarietà. Oltre 10 milioni di euro sono già stati raccolti attraverso il numero solidale 45500. E in visita in Italia il fondatore di Facebook,  Mark Zuckerberg, ha deciso che  Facebook Italia donerà 500mila euro sotto forma di AD credits alla Croce Rossa, che potranno essere utilizzate sulla piattaforma Facebook per promuovere le attività di cui c’è maggiore bisogno: dalla raccolta di fondi all'aiuto a mettersi in contatto con le persone che hanno bisogno di un posto in cui stare. E nelle zone colpite molte le realtà che stanno dando una mano, come l’Islamic Relief, una ong internazionale i cui operatori erano già intervenuti all’Aquila e in Emilia. Gabriella Ceraso, ad Amatrice, ha intervistato uno dei volontari, Jamal Rachid:

“Noi, come musulmani, abbiamo l’obbligo di dare una mano, di intervenire subito. Non ci preoccupiamo delle differenze: siamo umani, aiutiamo l’umano. Siamo andati nella palestra dove dormono i terremotati, a distribuire il cibo, a fare il caffè… Abbiamo anche incominciato a sistemare tutte le donazioni che sono arrivate… Ci sono paesini che sono un po’ isolati: abbiamo distribuito lì un po’ di aiuti e abbiamo portato anche dei telefoni e loro ci chiamano quando serve qualcosa e noi partiamo subito”.








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