2016-08-26 14:45:00

Uganda: diocesi annuncia campagna contro violenza domestica


“La sfida principale che dobbiamo affrontare oggi è la violenza domestica, perpetrata in quasi tutte le famiglie del territorio”: lo afferma, in un’intervista all’agenzia cattolica africana Canaa, mons. Emmanuel Obbo, arcivescovo di Tororo, in Uganda. “Ne vediamo di ogni genere e nessuno viene risparmiato – dice il presule – bambini, ragazzi, madri, padri, tutti vivono la violenza domestica”. Di qui l’invito a lavorare insieme, all’interno della comunità, per affrontare tale questione. Mons. Obbo denuncia anche i casi di incesto, mentre “le ragazze non sono libere di vivere nella società”.

La Chiesa non può tacere
La violenza domestica “è una preoccupazione per la famiglia, per la società e soprattutto per la Chiesa – continua l’arcivescovo ugandese – non possiamo tacere”. In particolare, il presule mette in luce come, purtroppo, le violenze tra le pareti di casa siano divenute un vero e proprio “stile di vita”, derivante non solo da casi di estrema povertà, ma anche e soprattutto dalla mancata accettazione delle condizioni personali. “Le persone sono sempre in competizione le une con le altre, vogliono sempre il meglio, ma poiché non riescono a vedere miglioramenti in se stesse, si sentono frustrate” e quindi reagiscono con la violenza.

Istituite apposite cappellanie nelle diocesi
Per affrontare questa piaga sociale, l’arcivescovo di Tororo ha istituito una cappellania per la violenza domestica in ogni decanato dell’arcidiocesi, stabilendo appositi comitati parrocchiali. “La gente sta accogliendo positivamente questa campagna contro le violenze in casa. Incontriamo famiglie che hanno vissuto queste situazioni e ne sono uscite, guarite e riconciliate tra loro”. E sono proprio queste famiglie che oggi “offrono la loro testimonianza agli altri, raccontando la propria esperienza” all’interno della diocesi.

Collaborazione con le forze dell’ordine
Non solo: l’arcidiocesi di Tororo si affida anche a programmi radiofonici per riflettere sulle sfide poste dalla violenza domestica e coinvolgere le forze dell’ordine nella prevenzione. Mons. Obbo rivolge, infine, un ringraziamento a tutto il clero, i religiosi ed i catechisti diocesani che stanno moltiplicando gli sforzi “per vedere la violenza domestica ridotta a zero”. (I.P.)








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