Pescara del Tronto è uno dei paesi della Marche più colpiti dal terremoto. Un sacerdote di Ascoli, padre Daniele de Angelis, si recato è nella cittadina per dare il suo aiuto. Alessandro Guarasci ha raccolto la sua testimonianza:
R. – Soprattutto essere presenti, ascoltare … ascoltare le sofferenze, i dolori, le fatiche delle persone che abitavano qui … abbiamo portato questa mattina un po’ di giochi per i più piccoli, assistenza ai più anziani, alle fasce più deboli …
D. – Che cosa leggete nello sguardo di queste persone?
R. – Certamente dolore, sofferenza ma dignità, tanta dignità, perché comunque ogni minuto che passa arrivano notizie brutte: hanno perso parenti, hanno perso amici … però, vedo che c’è in loro tanta forza, vogliono ricominciare nonostante tutto … hanno perso tutto!
D. – Questa è una regione molto laboriosa. Queste persone hanno anche in queste ore, nonostante tutto, un po’ di fiducia nel futuro, secondo lei?
R. – Adesso è difficile, perché i pensieri sono talmente centrati sulle relazioni, le vite umane … adesso per loro è difficile pensare al futuro. Però sono certo che mano a mano che passerà il tempo, ricominceranno …
Anche un giovane residente a Roma si è recato a Pescara del Tronto:
R. - Io sono venuto da Roma questa notte perché ho visto i miei amici disperati. Ho preso la macchina alle due e mezzo di mattina e sono arrivato qui. Questo ragazzo che siede qui al tavolo della mensa ha perso la casa, i genitori hanno perso il lavoro, hanno perso la macelleria. Quella era la macelleria … questo ragazzo guarda fisso nel vuoto ed è una cosa veramente terribile. È una delle cose più brutte che abbia mai visto in 20 anni di vita.
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