2016-08-25 13:44:00

Terremoto: solidarietà e iniziative d'aiuto da tutta Italia


45500: è questo il numero attivato dalla Protezione civile per permettere a tutti di donare subito 2 euro alle popolazioni colpite dal sisma nel centro Italia. Ma tante sono le iniziative di solidarietà promosse in tutto il Paese per portare aiuto a chi è stato colpito dalla tragedia del terremoto. Il servizio di Marina Tomarro:

Una mano per alleviare il dolore e donare un po’ di  consolazione a chi è stato colpito dal sisma. Infatti, già a poche ore dal sisma si è attivata subito una rete capillare di aiuti per dare una mano concreta a chi è stato colpito dal terremoto. In primo piano, la donazione del sangue. Immediati gli appelli da parte del Centro nazionale sangue e delle diverse associazioni di donazione. Ascoltiamo Fulvio Vicerè, presidente dell’Avis regionale Lazio, al microfono di Luca Collodi:

R. – Come Associazione regionale, abbiamo allertato tutti i presidenti provinciali a effettuare una chiamata in emergenza in tutto il territorio del Lazio. In collaborazione con il Centro regionale sangue, le organizzazioni sanitarie dei servizi trasfusionali, abbiamo inviato l’appello a tutti i cittadini del Lazio secondo questa modalità: i cittadini che abitano nella città di Rieti possono rivolgersi all’ospedale di Rieti, al servizio trasfusionale di Rieti, per effettuare le donazioni. I cittadini della città di Roma possono andare a donare negli ospedali dei servizi trasfusionali più vicini al loro domicilio. Gli associati sono già in contatto con le associazioni Avis o altre per le donazioni programmabili. Invitiamo e sollecitiamo la popolazione a non fare un discorso di un giorno e basta. È una necessità che si protrae nel tempo per cui occorre una programmazione nei giorni da oggi a venire.

La Protezione Civile ha invitato tutti ad inviare un sms solidale al numero  45500 per donare subito 2 euro per le popolazioni colpite dal sisma. Anche la Croce Rossa italiana ha attivato il numero 06. 5510 dedicato proprio alle offerte. Fondamentale l’apporto della Caritas per il coordinamento degli aiuti. Ascoltiamo a questo proposito, Andrea Piscopo, segretario del Coordinamento regionale delle emergenze per la Caritas Marche, al microfono di Federico Piana:

R. – La cosa migliore è fare riferimento alle realtà che coordinano a livello locale la raccolta delle disponibilità. Quindi, sia che si tratti di associazioni di protezione civile che si tratti di Caritas, fate riferimento alle Caritas diocesane e alle protezioni civili locali. Date la disponibilità, segnalate le vostre eventuali specifiche competenze: psicologi, assistenti sociali, non sappiamo ancora… Segnalate e attendete le istruzioni, non muovetevi da soli. Una cosa che vi chiediamo invece di fare è di sostenerci con la preghiera e sostenere con la preghiera le famiglie, le persone che non ci sono più e chi in questo momento è in prima linea impegnato con il recupero. L’altra cosa è fare cultura, sensibilizzare: spieghiamo ai bambini come si vivono queste notizie, come vivere queste cose. Impariamo e approfittiamo di questa vicenda per imparare come ci si comporta, come si riducono i danni, come si riducono i rischi dei terremoti, ma soprattutto pensiamo ai più fragili. Spieghiamo ai bambini come non avere paura di questo, ma come ci si comporta e si può stare in queste situazioni.

E tutti i settori si sono mobilitati per dare il loro contributo. Tra le iniziative promosse, c’è quella di “Un amatriciana per Amatrice”, dove i ristoranti sono stati invitati a mettere un amatriciana fuori menù e destinare parte dei proventi alla città devastata. Tante le strutture alberghiere soprattutto in Romagna, che hanno messo a disposizione le loro camere, per ospitare i terremotati. E a Gioiosa Ionica un gruppo di immigrati ha deciso di devolvere il loro poket money giornaliero, ai loro fratelli colpiti dal sisma.








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