2016-08-24 07:32:00

Vescovo di Ascoli tra la gente in mezzo alle macerie a Pescara del Tronto


Cresce il bilancio delle vittime del terremoto di questa notte anche nella diocesi di Ascoli. Secondo un bilancio ancora provvisorio si parla di tre morti accertate ad Arquata del Tronto e di altre due vittime nella frazione di Pescara del Tronto, dove ci si sono ancora almeno un centinaio di dispersi sotto le macerie. Proprio a Pescara del Tronto si è recato immediatamente il vescovo di Ascoli, mons. Giovanni D’Ercole raggiunto telefonicamente da Debora Donnini:

R. – Mi trovo nel paese di Pescara del Tronto, dove lo spettacolo è desolante. Quando sono arrivate le luci dell’alba, ho visto un paese distrutto, grida, morti… Non sappiamo quanti siano. Siamo veramente in una situazione disperata e purtroppo non è l’unico paese, perché anche altri sono in questa situazione. Addirittura in alcune frazioni non riusciamo ad arrivare. Ci sono diverse persone che non rispondono ed io sono andato adesso a benedire sotto le macerie i corpi di due ragazzi. Non posso dire quanti siano i morti. I feriti sono diversi ma i morti non lo so. La complicazione è che fa freddo, i soccorsi fanno fatica ad arrivare, anche perché le strade sono state fortemente lesionate dal sisma, che è stato molto duro.

D. – Mons. D’Ercole, come è la situazione ad Ascoli e nei comuni limitrofi, a parte Pescara del Tronto? Che notizie ha?

R. – Una certa fascia della diocesi sta soffrendo. Penso però – da quello che mi segnalano tutti e quello che riesco a percepire – che la parte più sofferente, quella distrutta, è la parte confinante con Rieti, che si trova praticamente fra Amatrice, Accumoli, Pescara del Tronto, Arquata e poi gira su per andare verso Force.

D. – I soccorsi, comunque, stanno arrivando?

R. – Sì, in questo momento i soccorsi sono arrivati: ci sono le ambulanze, ci sono i Vigili del fuoco, ma è veramente ancora troppo poco   








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