Terremoto in centro Italia. Sindaco Amatrice: metà paese non c'è più

Il centro Italia colpito da una serie di forti scosse di terremoto: Lazio, Marche e Umbria le regioni più interessate. Alle 3:36 la più violenta con magnitudo 6.0. L’epicentro è stato individuato vicino Accumoli, in provincia di Rieti, con ipocentro (punto all'interno della Terra dove inizia a propagarsi la frattura che genera un terremoto) a soli 4 chilometri di profondità. Qui 4 persone sarebbero morte. Decine le segnalazioni alle forze di sicurezza, vigili del fuoco e al 118. In corso gli accertamenti. Le scosse continuano. I carabinieri hanno confermato la morte di due persone per il crollo della loro abitazione a Pescara del Tronto, una frazione di Arquata vicino Ascoli Piceno, dove si registrano molti crolli e diverse persone sarebbero intrappolate sotto le macerie. Crolli di edifici sono segnalati ad Amatrice, il sindaco Sergio Pirozzi in un’intervista ha detto che "Metà paese non c'è più e che la gente è sotto le macerie". "Si sentono voci provenire da sotto le macerie” ha sottolineato. Le strade di accesso al Paese sono bloccate. "Su una strada c'è una frana - ha aggiunto il primo cittadino - e un'altra ha un ponte che sta per crollare". Il movimento tellurico è stato avvertito distintamente nel Lazio, Marche, Abruzzo, Umbria, Emilia Romagna.

Dopo il forte terremoto di magnitudo 6 nel Reatino,una seconda scossa di 5.4 è stata registrata alle 4,33 vicino Norcia, in provincia di Perugia, con ipocentro a 8,7 chilometri di profondità. Una scossa si è distintamente sentita anche a Roma. Interessate anche le zone di Terni e la provincia, ma anche Perugia, Gualdo Tadino e altri centri. Si segnalano  danni agli edifici della zona di Ascoli Piceno. Ad Amatrice si registrano danni all'ospedale e crolli anche a Norcia. Investita un'area estesa dell'appennino centrale. Secondo il Cnr sono possibili altre scosse. 800840840 e 803555 i numeri della Protezione civile.