2016-08-22 12:35:00

Bulgaria: cattolici sperano nella costruzione di una Chiesa a Gabrovo


“Per troppo tempo queste persone sono rimaste senza contatti con la Chiesa che praticamente non era presente nella loro città e ora pian piano iniziano a tornare”: è quanto racconta al Sir don Strahil Kavalenovil, attuale parroco a Gabrovo, in Bulgaria, nella prima parrocchia della diocesi di Nicopoli, fondata dopo la caduta del comunismo nel 1995 dal padre passionista Marco Partenza. Qui, nella periferia città, i fedeli ogni domenica si riuniscono per la Messa in un ex bar, trasformato in cappella, perché una chiesa non c’è ancora.

Segnali incoraggianti in un ambiente secolarizzato
“Abbiamo messo il Crocifisso sulla facciata ed abbiamo fatto qualche lavoro per rendere questa casa, con un piccolo giardino, più idonea - spiega don Kavalenov - Siamo l’unica realtà cattolica nell’intera regione e il territorio della parrocchia si estende per decine di chilometri quadrati”. Ma i segnali sono incoraggianti: “Negli ultimi anni – aggiunge infatti il sacerdote - il numero dei fedeli è cresciuto: prima venivano soprattutto donne anziane, adesso la maggioranza sono famiglie con figli, gli eredi dei primi cattolici insediatisi a Gabrovo”, anche se l’ambiente resta “secolarizzato, lontani dalle loro radici”.

Catechismo via Skype per facilitare i giovani
Fortunatamente, la tecnologia può essere un valido aiuto: per facilitare i ragazzi che vivono lontano dalla parrocchia, infatti, gli incontri di catechismo si tengono via Skype: “È un modo innovativo e interattivo – sottolinea don Kavalenov – che attira l’attenzione dei giovani ed elimina il problema del viaggio per venire in parrocchia”. Il sogno più grande per i cattolici di Gabrovo resta, comunque, quello di poter avere un vero edificio di culto, in cui celebrare: “Confidiamo nel Signore – conclude don Kavalenov - e magari un giorno anche questo si avvererà”. 








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