Lorenzin: contraria alla legalizzazione della Cannabis

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin si dice contraria alla legalizzazione della Cannabis. “Parlo prima di tutto da mamma e poi da ministro” sottolinea la Lorenzin. Critiche però arrivano dal sottosegretario agli  Esteri, Benedetto Della Vedova, tra i promotori della legge. Giampiero Guadagni

La parziale frenata di Cantone - “non mi sono espresso a favore, ho solo posto alcuni dubbi” - non placa le polemiche sull’ipotesi di legalizzazione della cannabis.  Tante le prese di posizione politiche rispetto alle parole del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione secondo il quale l’antiproibizionismo ha fallito. La ministra della Salute Beatrice Lorenzin - del Nuovo centrodestra - esprime anche come mamma il suo no alla cannabis  e suggerisce una campagna nelle scuole. A sostegno di Cantone naturalmente i 221 parlamentari che hanno firmato la proposta di legge giunta nelle settimane scorse all’esame della Camera: ad esempio il senatore del gruppo misto e sottosegretario agli Esteri Della Vedova afferma che il traffico illegale aumenta la corruzione.  

Ma i centristi della maggioranza, e dall’opposizione il centrodestra, si schierano quasi compatti contro  Cantone. Anche nel Pd si levano molte voci contrarie, come quella del deputato Edoardo Patriarca, della Commissione Affari sociali. Ed è netta anche la posizione di un altro magistrato impegnato nella lotta alla criminalità organizzata, il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, secondo il quale è immorale che uno Stato legalizzi l’uso di sostanze che provocano danni alla salute; e sempre secondo Gratteri è una sciocchezza affermare che la legalizzazione elimini uno degli affari più redditizi delle mafie.