2016-08-16 08:05:00

Mosca e Washington vicini ad un'intesa per Aleppo


Russia e Stati Uniti sono vicini ad un accordo per un impegno comune per la città di Aleppo. E per la città siriana arriva anche l’appello del ministro degli esteri tedesco che parla di situazione umanitaria catastrofica. Intanto, dopo la liberazione di Manbji, le forze ribelli a prevalenza curda si preparano alla battaglia per Raqqa, capitale del sedicente stato islamico. Il servizio di Marco Guerra:

Al momento le due potenze parlano di  un'intesa che dovrebbe allentare la morsa esclusivamente sulla città assediata Aleppo, come ha spiegato il ministro della Difesa russo Serghiei Shoigu. Tuttavia un accordo tra Mosca e Washington sulla lotta ai jihadisti nella seconda città siriana rappresenterebbe un punto di svolta nell’ottica di tutto il conflitto in Siria, rispetto al quale Usa e Russia finora si sono schierati su posizioni quasi opposte. I primi in appoggio dei ribelli anti-governativi i secondi a sostegno del regime di Assad. Sempre Shoigu ha spiegato che i contatti con gli americani sono regolari e che l’obiettivo e far tornare le persone nelle loro case. E di Aleppo hanno parlato ieri anche il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier e quello russo Serghei Lavrov. Il capo della diplomazia di Berlino ha definito la situazione umanitaria della città siriana “catastrofica”. Critiche poi dal portavoce della Merkel a Mosca per l’offerta di tre ore di cessate il fuoco, definita cinica e insufficiente ad assicurare i rifornimenti alla popolazione assediata. Intanto sul terreno si registrano 30 vittime per un attacco kamikaze rivendicato dall’Is contro un posto di frontiera con la Turchia. Sull’urgenza di una pace in Siria sentiamo le parole del vescovo caldeo di Aleppo mons. Antoine Audo

La soluzione è di carattere politico e deve venire dall’interno della Siria. I Paesi della regione non devono interferire: i Paesi del Golfo e la Turchia hanno interessi. È chiaro che ci sono poteri che vogliono sostenere certi gruppi con i petroldollari. Dietro c’è il commercio delle armi e come il Santo Padre ha detto: “Parlano della pace e vendono armi per interessi economici”.

 








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