2016-08-13 13:05:00

Da Sirte minacce all’Italia: piano di sicurezza per Ferragosto


Nella città libica di Sirte, dopo l’operazione militare condotta dalle forze fedeli al governo libico che hanno ripreso il controllo del quartier generale del sedicente Stato islamico, sono stati rinvenuti inquietanti documenti. Sono state trovate, in particolare, le prove di piani per l’invio in Europa, e in particolare in Italia, di miliziani jihadisti. Secondo Giacomo Stucchi, presidente del Comitato di controllo sui servizi segreti, cresce il rischio che dei militanti possano fuggire in Europa anche via mare. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Decine se non centinaia di miliziani del cosiddetto Stato islamico sono partiti – alcuni in modo legale ma molti sfruttando soprattutto il traffico illegale di migranti – per raggiungere le coste italiane. E‘ quanto emerge da un reportage del quotidiano “Il Corriere della Sera” in cui si precisa che sono stati trovati quaderni con istruzioni per la costruzione di esplosivi rudimentali. Anche sui muri di Sirte compaiono preoccupanti scritte. Una, nei pressi del porto, è un monito minaccioso: “Da qui – si legge - approderemo a Roma”. Sarebbero anche stati individuati numerosi riferimenti all’Italia, soprattutto su elementi libici, tunisini e sudanesi che si troverebbero nella zona del milanese. 

Elevato il livello di sicurezza nei porti italiani
In Italia, intanto, è stato innalzato il livello di sicurezza nei porti. Si tratta di una decisione – ha detto il capo della Polizia, Franco Gabrielli – non legata alla “situazione in Libia” ma “al contesto complessivo”. Le nuove disposizioni prevedono maggiori controlli ai varchi portuali, una percentuale più alta di veicoli e passeggeri controllati, un monitoraggio più accurato di tutte le aree degli scali. Ogni porto deve anche adeguare i propri piani di sicurezza, già adottati da tempo e diversi per ogni scalo, alle nuove disposizioni. L’intelligence, nelle scorse settimane, aveva avvisato che in agosto sarebbe aumentato il rischio di attentati in Italia.

Ferragosto, a Roma scatta il piano per la sicurezza
A questo provvedimento, che riguarda i porti, si affiancano anche specifici piani di sicurezza per il periodo di Ferragosto, come quello predisposto nella zona di Roma. Ce ne parla, al microfono di Arianne Ghersi, la responsabile dell’Ordine Pubblico presso il Gabinetto della questura di Roma, Flaminia Canevelli:

R. – Un ponte come quello di Ferragosto vedrà sicuramente uno svuotamento della città di Roma, con una preferenza da parte dei romani verso destinazioni del litorale laziale. Quindi le spiagge in particolar modo, ma anche i siti di interesse turistico o religioso, come il Colosseo e il Vaticano. Tutto il dispositivo di sicurezza, quindi, è stato rimodulato per rispondere a questa specifica esigenza. Abbiamo, dunque, previsto forte visibilità, che ha il senso di essere, da una parte, una presenza e un riferimento per i cittadini e, dall’altra, un deterrente per il compimento di atti illeciti. In questo contesto di rinforzo della presenza sul territorio abbiamo impiegato anche tutti i nostri reparti speciali. Parliamo, quindi, dei cani antisabotaggio, dei nostri artificieri e anche delle unità antidroga e - in particolare sulle arterie che conducono alle località balneari - c’è una forte intensificazione dei servizi con le pattuglie della stradale, del controllo del territorio, la polizia di Stato, i Carabinieri e la Finanza. Un ulteriore dispositivo che abbiamo introdotto è la vigilanza aerea. Nei tre giorni del ponte di Ferragosto tutto il litorale, ma anche la capitale, saranno sorvolati da elicotteri della polizia di Stato e dell’arma dei Carabinieri, che hanno la possibilità di riprendere in diretta quello che sta succedendo per poter prevenire situazioni di pericolo o reprimere evidentemente e gestire situazioni di possibile emergenza.








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