2016-08-11 13:03:00

Prezzi, rallenta la deflazione. La Cia: male per gli agricoltori


Arriva qualche segnale di ripresa per l’economia. Secondo l’Istat, infatti la deflazione rallenta a luglio e i prezzi al consumo calano dello 0,1%. Alessandro Guarasci:

Di solito quando i prezzi calano viene considerata una buona notizia. Ma quando questo dura per troppo tempo significa che l’economia va male, la gente non compra più perché ha paura per il futuro. Dunque a luglio, rispetto a giugno c’è un aumento dei prezzi dello 0,2%. Rispetto a un anno fa assistiamo ancora a un calo dello 0,1% ma a giugno questa diminuzione si attestava allo 0,4%. Sull’anno crescono soprattutto gli alcolici, i tabacchi, le comunicazioni, e anche i prezzi dei beni alimentari, dello 0,6%, ma questo non corrisponde a un reddito più elevato per gli agricoltori, da anni in crisi. Dino Scanavino, presidente della Confederazione Italiana Agricoltori:

R. – Tranne la frutta, che ha una performance migliore rispetto all’anno passato, tutto il resto sconta prezzi all’origine addirittura molte volte inferiori all’anno passato. Non parliamo delle grosse produzioni tipo il grano duro e il grano tenero, che hanno perso il 40 per cento. Aspettiamo anche noi di avere qualche riverbero positivo.

D. – Il problema si pone anche per il latte: viene pagato a un prezzo davvero irrisorio, ancora, agli allevatori?

R. – Sì: su latte c’è qualche segnale di miglioramento. Lei conti, però, che noi siamo – rispetto al prezzo al quale viene venduto il latte sugli scaffali del supermercato – abbondantemente indietro, perché se parliamo anche di 32-33 centesimi all’origine e andiamo a oltre un euro sullo scaffale, su quel percorso di filiera qualcosa che non funziona c’è …








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