2016-08-07 13:46:00

Siria, si continua a combattere ad Aleppo, molte le vittime civili


Si continua a combattere ad Aleppo, dove le forze dell’opposizione hanno annunciato di aver rotto l’assedio delle truppe del regime. Ma l'agenzia ufficiale siriana Sana smentisce. Settecento i combattenti di entrambe le parti uccisi negli scontri. Molte le vittime civili. La cronaca nel servizio di Elvira Ragosta:

Nella periferia meridionale di Aleppo sarebbero in corso nuovi scontri, dopo che le forze ribelli hanno annunciato di aver rotto l’assedio governativo nei quartieri orientali della città siriana. Decine di civili sarebbero rimasti uccisi negli ultimi giorni a causa dei bombardamenti dell'esercito di Assad sulla parte assediata di Aleppo, dove 250mila persone sono allo stremo, per mancanza di cibo acqua ed elettricità.

La liberazione di Aleppo dall’assedio governativo è stata rivendicata anche da Ahrar al Sham, una delle fazioni islamiste che combattono contro l’esercito di Bashar al Assad. Della coalizione dei ribelli fa parte anche Jabhat al Aham, l’ex fronte al Nusra, che nelle scorse settimane ha annunciato la sua divisione da al Qaeda.

I media governativi siriani, però, smentiscono che l'assedio sia stato interrotto. Secondo l'agenzia di stampa ufficiale Sana, che cita una fonte militare, "i gruppi terroristici stanno subendo ingenti perdite e non sono stati in grado di rompere l'accerchiamento dei quartieri orientali”. Per l'Osservatorio siriano per i diritti umani, circa 700 combattenti di entrambe le parti hanno perso la vita negli scontri dell’ultima settimana, la maggior dei quali sarebbero ribelli uccisi nei raid aerei. Intanto, le cosiddette Forze democratiche siriane, coalizione prevalentemente curda sostenuta dagli Stati Uniti, avrebbero strappato all’Is la quasi totalità della città di Manbij, nel nord della Siria, città considerata strategica perché posizionata sulla principale via di comunicazione e di rifornimenti dal confine turco a Raqqa, capitale dello Stato islamico in Siria.








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