2016-08-07 11:21:00

Al Festival di Locarno storie di passione civile e di denuncia sociale


Al Festival del Film di Locarno affiancano il grande spettacolo alcuni titoli che dimostrano una encomiabile attenzione alla società e alla storia: sguardi attenti che si fanno atti d'amore, passione civile, denuncia sociale. Il servizio di Luca Pellegrini:

Uno sguardo discreto e pieno d'amore alla malattia; il lungo e importante capitolo di una storia di famiglia borghese, che è anche una pagina significativa di storia d'Italia; la denuncia dell'indifferenza, di chi chiude gli occhi dinanzi ai morti sulle spiagge, che sono immigrati clandestini in fuga, una emergenza umanitaria globale. Tre titoli arrivano a Locarno, e il cinema ancora aggancia storia e realtà per dire qualcosa dei nostri tempi e di chi siamo. Valeria Bruni Tedeschi insieme a Yann Cordian è entrata per una settimana nel reparto geriatrico dell'ospedale francese di Ivry per girare "Une jeune fille de 90 ans": la "ragazzina" del titolo è una novantaduenne affetta da Alzheimer che riemerge al tempo e alla vita seguendo i passi di danza di Thierry, un coreografo che eleva la sua arte a terapia della mente e del corpo, e piccoli miracoli così succedono tra quegli anziani e malati. E' dedicato, invece, a Piero Portaluppi e alla "sua" Milano, dagli anni '30 al dopoguerra, il bel documentario "L'amatore", di Maria Mauti, che ha potuto visionare e usare il tesoro, recentemente scoperto, di immagini, familiari e cittadine, girate dal celebre architetto milanese lungo tutto il corso di una vita: emerge il ritratto anche di una Italia inconsciamente gioiosa dinanzi agli orrori del regime e alla catastrofe della guerra. Infine, altri orrori, ma tenuti "a latere!: i corpi di uomini, donne e bambini che il Mediterraneo conserva, mentre testimonianze di vite affiorano nelle reti dei pescatori di frodo siciliani. E' "Pescatori di corpi", che il trentenne Michele Pennetta ha girato seguendo queste tracce da due diverse angolazioni: quelle vissute ogni notte da chi solca il mare e quelle affrontate da Ahmed, fuggito dall'Iraq, che abita in una barca abbandonata nel porto di Catania, aspettando un futuro. Sguardi di un cinema bello e potente.








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