2016-08-05 19:13:00

Turchia: ministro Esteri austriaco, moderare i termini


Moderare i toni. Questa la raccomandazione dell’Austria alla Turchia, dopo che il ministro degli Esteri di Ankara ha accusato Vienna di essere la “capitale del razzismo radicale”. Tensioni anche con gli Stati Uniti sull'estradizione dell'imam Fetullah Gulen, ritenuto dalle autorità turche la mente del tentato golpe del 15 luglio. Il servizio di Giada Aquilino:

Botta e risposta tra i ministri degli Esteri turco e austriaco. Da Ankara, Mevlut Cavusoglu accusa l'Austria di essere la “capitale del razzismo radicale”, dopo che il cancelliere Christian Kern aveva detto di non vedere possibile un’adesione della Turchia all'Unione Europea neppure nel giro di decenni. Il titolare della diplomazia austriaca, Sebastian Kurz, ha invitato Ankara “a moderare la scelta delle parole”. Dopo che la giustizia turca ha emanato un mandato d’arresto nei confronti di Fethullah Gulen, ritenuto dalle autorità turche la mente del tentato colpo di Stato di luglio, l’imam in esilio negli Stati Uniti ha denunciato la mancanza di indipendenza della magistratura turca. Secondo il Wall Street Journal, le autorità Usa sarebbero ancora scettiche sull'estradizione di Gulen: ci sarebbero dubbi sulle dichiarazioni rilasciate contro il predicatore da alcuni dei partecipanti al colpo di Stato, ai quali potrebbero essere state estorte con la forza. Il segretario di Stato Usa, John Kerry, sarà in Turchia il 24 agosto. Annunciate poi epurazioni di sostenitori di Gulen anche all’interno dell'Akp, il partito del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Per domenica a Istanbul è infine prevista una “commemorazione” di piazza per le vittime del fallito golpe indetta dal capo dello Stato: i giornali filogovernativi danno per certa pure la presenza di alcuni leader dell’opposizione.








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