L’arcivescovo di Leopoli dei Latini, mons. Mieczyslaw Mokrzycki, presidente della Conferenza episcopale ucraina, ha accolto con favore la recente decisione della Dieta polacca di istituire una giornata dedicata alla memoria delle vittime del genocidio perpetrato, durante la Seconda Guerra Mondiale, dalle truppe dell'Organizzazione di nazionalisti ucraini (Oun) e dall’Esercito insurrezionale ucraino (Upa) nell’allora Polonia orientale.
80 mila le vittime polacche dei pogrom
in Ucraina durante la guerra
Tra il 1942 e il 1945, oltre 80 mila polacchi, tra
cui donne e bambini, furono massacrati dai miliziani dell’Oun e dell’Upa in Volinia
e nella Galizia orientale, oggi parte dell’Ucraina, nell’ambito della campagna di
"pulizia etnica" condotta contro polacchi, ma anche russi, ungheresi ed ebrei. Il
22 luglio scorso il Parlamento di Varsavia ha riconosciuto che si è trattato di un
genocidio e ha deciso di istituire una “Giornata della Memoria” da celebrarsi ogni
anno l’11 luglio. Una decisione duramente criticata dall’attuale governo ucraino che
di recente ha riabilitato il controverso leader nazionalista e filo-nazista Stepan
Bandera, mentre un anno fa il Parlamento di Kiev ha dichiarato i miliziani dell’ Oun
e dell’Upa "combattenti per l'indipendenza".
Il primo agosto una Messa speciale per
le vittime a Melnytsia
In questo contesto - riferisce il "Servizio d’informazione
religiosa ucraina" (Risu) - il primo agosto è stata celebrata una Messa speciale per
le vittime polacche dei massacri presieduta da mons. Vitaly Skomarovsky, vescovo di
Lutsk. La celebrazione si è svolta nel cimitero di Melnytsia, in Volinia, dove sono
stati riesumati i resti di alcuni dei giustiziati, il sacerdote Václav Majewski e
17 membri dell'intellighenzia polacca.
Mons. Mokrzycki: la verità storica su questi
eventi ci renderà liberi
Nell’occasione mons. Mokrzycki ha sottolineato l'importanza
di rendere omaggio alle vittime: "Siamo grati a tutti coloro che parlano di questi
eventi, che vogliono stare dalla parte della verità, che onorano e danno una degna
sepoltura a tante persone che non hanno ancora una lapide”, ha detto il presule. Secondo
quanto riportato dall’agenzia Zik, mons. Mokrzycki ha espresso un giudizio positivo
sulla decisione del parlamento polacco di indire la “Giornata della memoria”: “Ritengo
che questa decisione permetterà ai nostri due popoli di arrivare alla verità e la
verità ci renderà liberi”, ha dichiarato. Da ricordare che da anni i vescovi cattolici
dei due riti - quello latino e quello bizantino - esortano i fedeli al perdono reciproco
e alla riconciliazione tra i due popoli. (a cura di Lisa Zengarini)
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